“Linea Torino-Lione” (testo intervento)

“Linea Torino-Lione” (testo intervento)

TRONZANO Andrea

 

Grazie, Presidente.

Innanzitutto, premetto che ho grandissimo – sottolineo grandissimo – rispetto per il voto popolare e, quindi, chi prende il 30 per cento dei voti ha il diritto di sostenere tutte le tesi che sono sostenute dai propri elettori, però mi pregio anche di dire ai 5 Stelle che nessuno ha la verità in tasca.

Nessuno ha la verità in tasca, quindi, vi pregherei di non dire al sottoscritto Tronzano, da decenni sostenitore fervente della TAV, che ha sbagliato tutto, come se fosse caduto il muro di Berlino. Credo di poter essere rispettato, come voi giustamente pretendete rispetto, in questo senso.

Non pensate di avere la verità in tasca e cerchiamo di ragionare sulle conseguenze di un eventuale stop a questo meraviglioso progetto. Pensiamo alle conseguenze della fine di questo meraviglioso progetto, lo sottolineo.

Per fortuna, e lo dico all’amico Luigi Sinatora, gli amici della Lega, nostri alleati, hanno ammorbidito il contratto dei 5 Stelle e hanno consentito di rendere non decente, ma perlomeno accettabile un ragionamento. Quindi credo che bene abbia fatto la Lega a intervenire su quello specifico articolo del contratto, naturalmente auspicando che molte di quelle cose verranno attuate.

Secondo ragionamento. Vorrei anche sottolineare che il dottor Guggino, che è francese, ha detto che nel momento in cui l’Italia dovesse sospendere i lavori sulla TAV non ci sarebbero questioni di penali, ma questioni di rimborsi, i rimborsi delle spese che finora la Francia ha sostenuto per questo tipo di tratta, che conseguentemente si aggirerebbero intorno ai due miliardi. Non è questione di penali, ma è questione di rimborsi e comunque due miliardi sono, perché lo dice un alto funzionario del Governo francese.

Terzo ragionamento. Vi pregherei, se non vogliamo ragionare sull’aspetto complessivo internazionale, mondiale e globalista, di pensare almeno alla nostra questione interregionale. Anche soltanto su questo dico agli amici dei 5 Stelle che se la TAV dovesse finire il suo percorso a seguito di un intervento governativo, chi ci rimetterebbe sarebbe soltanto il Piemonte. La Lombardia e il Veneto potrebbero anche farne a meno, perché loro le strutture e le infrastrutture le hanno, se noi passiamo in Lombardia e in Veneto ci rendiamo conto di quale sia l’importanza della logistica e delle infrastrutture.

Non sempre cadere nella polemica sterile a tutti i costi e sul no a tutto può essere conveniente: le infrastrutture sono una cosa fondamentale per lo sviluppo di un paese e, conseguentemente, vi pregherei di ragionare su questo, perché ci rimetterebbe soltanto il Piemonte. Noi siamo Consiglieri della Regione Piemonte! E abbiamo il dovere di tutelare i nostri interessi, gli interessi nostri e dei cittadini.

Quarto. Il polo della logistica che si sta creando attorno a Orbassano e Beinasco è un polo fondamentale, ed è per questo, Presidente, che ho chiesto la discussione sull’ordine del giorno del prolungamento della TAV. Chiunque studi logistica, a partire dal mio amico Mino Giachino, già Sottosegretario in questo settore, sa benissimo il valore aggiunto della logistica, lo conosce fino in fondo. Per fortuna, finalmente, forse abbiamo trovato una traiettoria di sviluppo per alcune zone della provincia di Torino, e parlo di Beinasco, parlo di Orbassano e dei Comuni limitrofi. Credo che sprecare quelle opportunità sarebbe come buttare nel cestino centinaia, se non migliaia di posti di lavoro!

Allora, pregherei gli amici della Lega, che già hanno fatto tanto su questo contratto e sicuramente non torneranno indietro sulle loro decisioni, e pregherei anche gli amici del 5 Stelle, legittimati dal voto popolare, di riflettere sia sulla questione piemontese, sia sulla questione della logistica Orbassano-Beinasco, sia sulla questione dei posti di lavoro che si creerebbero grazie a questo tipo di traiettoria.

Infine, concludo dicendo che in una democrazia rappresentativa vi sono istituzioni di controllo, di verifica e di strategia che dispongono di numeri e dati precisi e rigorosi, conosciuti meglio rispetto alla conoscenza che ne può avere un Consigliere regionale, seppure bene informato come sono sempre i 5 Stelle e come lo siamo noi tutti, perché noi tutti lavoriamo 24 ore al giorno per essere informati e non dire sciocchezze.

Credo che questi dati dovremmo mutuarli, dovremmo ricavarli dalle persone che, per quel tipo di settore, sono legittimate da leggi dello Stato che, sicuramente, sono fatte dal Parlamento che rappresenta la maggioranza degli italiani nel momento in cui quelle leggi sono state approvate.