Lungo Stura e Tazzoli, 1.100 nomadi abusivi Sgombero entro il 27 – CronacaQui

Lungo Stura e Tazzoli, 1.100 nomadi abusivi Sgombero entro il 27 – CronacaQui

Fuori dai campi corsi di formazione e di italiano.Individuate quattro città romene per il rimpatrio

Entro l’ultima settimana di gennaio, quella che inizia il 27, si partirà da lungo Stura, con l’obiettivo più lungo di sgomberarlo dagli oltre 800 occupanti già fissato per la metà del 2015. Tra venti giorni esatti. Dopo una prima fase di individuazione dei soggetti da «rilocalizzare» iniziata a dicembre sulla base dell’ultimo censimento della polizia municipale che contava 857 presenze, saranno in 25 ad intraprendere i percorsi messi a punto dalle associazioni italiane e romene che si sono aggiudicate il primo lotto del bando. Quei 2.037.900 euro che finanziano «il patto per l’emersione e la responsabilizzazione dei Rom», come ha spiegato il vicesindaco illustrando il piano ai consiglieri della commissione Politiche sociali, che serviranno anche per intervenire sul campo abusivo di corso Tazzoli, che resterà un campo di transito; mentre partirà anche il secondo lotto del progetto destinato «alla risistemazione, al ripristino e alla legalità» negli insediamenti regolari di strada Aeroporto e via Germagnano, per un totale di 1.243.200 euro.

Sull’impiego delle risorse e sul controllo della situazione in termini di ordine pubblico sarà un apposito monitoraggio da parte di Prefettura e Questura, che accompagneranno gli interventi per i quali la Croce Rossa Italiana, che si è aggiudicata il terzo lotto del bando per un totale di 378.500 euro, garantirà il presidio costante. L’obiettivo del primo lotto è svuotare lungo Stura e riconsegnare i terreni occupati ai privati di cui è proprietà, con un progetto articolato in grado di fornire opportunità lavorative. Un “patto di inserimento” che prevede oltre all’accettazione delle regole e della legalità, corsi di formazione, garanzia sulla frequenza a scuola dei minori e sul pagamento utenze, compartecipazione di un “affitto a scalare” per «preparare all’autonomia» e, non ultimi, corsi di italiano. Secondo aspetto previsto dal bando è il coinvolgimento dei Rom per «decostruire» le baracche e l’avvio di percorsi di inserimento abitativo, ma la terza soluzione resta il rimpatrio volontario e non solo.

«In lungo Stura Lazio la polizia municipale ha contato 857 persone tra marzo e giugno e un quarto sono pregiudicati» spiega il capogruppo di Forza Italia, Andrea Tronzano, domandandosi quale sia, nel caso specifico, la soluzione individuata. Chi ha pendenze penali non potrà stare nel campo autorizzato, si evince dal piano, mentre in termini di “rimpatrio volontario” gli uffici comunali contano solo «qualche centinaio di persone».

Nel caso accettassero di tornare in Romania, otterranno 6 mesi di sostegno in patria, con soldi non affidati direttamente a loro, ma ad associazioni locali che garantiranno l’avvio del percorso di reinserimento, presso Bacau, Arat, Iati, Baio Mare. Quando il piano sarà completato anche in corso Tazzoli – dove risiedono 250 persone – arriveranno investimenti, nuova illuminazione e arredi pubblici, ma intanto nel quartiere è partita una petizione che ha già raccolto più di 400 firme.

«Rimaniamo contrari a dare opportunità di lavoro e una casa a queste persone viste le grandi difficoltà dei cittadini torinesi e riteniamo inaccettabile che corso Tazzoli continui ad esistere» accusa Tronzano. «Siamo contenti di aver visto accolte invece le nostre altre due richieste e cioè la pulizia dei campi dai rifiuti, che inizialmente sembrava non possibile, oltre ai rimpatri volontari che speriamo siano ben più di un centinaio. Chiedo grande attenzione, affinché siano allontanati, per il 20% di pregiudicati che mi risulta occupino i campi abusivi». (E. Romanetto)

08.01.14_ToCronaca_Rom