Moi e Parco Europa. Due facce della stessa medaglia. Una illuminata, l’altra opaca – News Italia Live

Moi e Parco Europa. Due facce della stessa medaglia. Una illuminata, l’altra opaca – News Italia Live

Eppur si muove. Se eravamo scettici, seppur pieni di speranza, sulla possibilità di ripristinare la legalità e il diritto di proprietà sul Moi, oggi ci ricrediamo. La Magistratura ha disposto il sequestro preventivo delle palazzine ed ha, nella sostanza, dato il via libera, con le dovute cautele di ordine pubblico, allo sgombero dei fabbricati. Un segnale determinato e importante, che fa il paio con quello di Lungo Stura Lazio occupato dagli zingari. Un segnale che dona fiducia ai cittadini e rende merito alle loro battaglie, alle quali, senza infingimenti e mettendoci la faccia, ha partecipato il centrodestra torinese dando il giusto supporto politico a legittimi e leciti interessi della popolazione; questo dovrebbe fare la politica giusta e questo ha fatto.
A questa buona notizia se ne contrappone un’altra più opaca. Il centro Europa vede nascere abusivamente un campo rom che porta all’esasperazione la cittadinanza e gli imprenditori del luogo. Furti, rapine, degrado, spaccio le ragioni. Qui, la situazione è meno chiara: l’Amministrazione afferma che il campo debba essere “superato”, ma al tempo stesso costruisce, pare peraltro senza autorizzazioni (stiamo approfondendo), bagni in muratura.
Si potrebbe dire: un pezzo alla volta. Certo, però il concetto è sempre il solito. L’integrazione senza doveri perseguita dalla sinistra torinese per decenni costringe ad interventi successivi molto più radicali e impattanti; si scaricano problemi sulle generazioni future, impunemente, per il vezzo di essere all’avanguardia nell’accoglienza. Potremmo parlarne per giorni, ma a Torino l’ideologia malsana prevale rispetto a qualunque azione sensata a tutela della cittadinanza che cerca di sopravvivere in modo lecito e rispettoso delle leggi.

ANDREA TRONZANO