«Ora modifichiamo il regolamento Imu» – Il Giornale del Piemonte

«Ora modifichiamo il regolamento Imu» – Il Giornale del Piemonte

Il Pdl, a Roma come a Torino, non rinuncia a battersi per ridurre l’impatto dell’Imu. Il capogruppo in Sala Rossa, Andrea Tronzano, ha depositato una richiesta di delibera della riduzione dell’aliquota di base dell’imposta. (segue)

II Pdl chiede di modificare il regolamento Imu

Al momento uno dei casi previsti è quello delle unità immobiliari concesse dal proprietario in uso gratuito a parenti di primo grado che vi risiedono anagraficamente e vi dimorano abitualmente e relative pertinenze. Nello specifico l’aliquota di base dell’imposta è pari allo 0,76 per cento e i Comuni con deliberazione del Consiglio, possono modificare in aumento o in diminuzione l’aliquota di base sino a 0,3 punti percentuali e, pertanto, non si incide sulla agevolazione limitata ai soli parenti di primo grado. Nella tabella «Casistica degli immobili» contenente le aliquote per le singole categorie di immobili si precisa poi che per l’unità abitativa concessa dal proprietario in uso gratuito a parenti di primo grado che la occupano quale loro abitazione principale e vi risiedono anagraficamente e relative pertinenze si applica l’aliquota pari allo 0,76 per cento. Sempre nella stessa tabella, a proposito degli immobili non adibiti ad abitazione principale, si applica l’aliquota del 1,06 per cento e pertanto i parenti di secondo grado che utilizzano una abitazione che non sia di proprietà di un parente di primo grado pagano l’aliquota massima prevista per gli immobili non adibiti ad abitazione principale, «Non si possono – argomenta Tronzano – penalizzare la generalità dei parenti di secondo grado solo per porre rimedio alle irregolarità di pochi». Ed è per questo che chiede al Consiglio di modificare le suddette norme «aggiungendo all’attuale formulazione le parole e di secondo grado in modo che la formulazione dica che per le unità immobiliari concesse dal proprietario in  uso gratuito a parenti di primo grado e di secondo grado che vi risiedono anagraficamente e vi dimorano abitualmente e relative pertinenze». Tronzano chiede alla Sala Rossa di «modificare la tabella aggiungendo al testo in vigore dopo a parenti di primo grado le parole e di secondo grado». [FGar]

TRONZANO
«Non si può penalizzare la generalità dei parenti di II grado solo per rimediare a irregolarità»

10.10.13_GiornalePiemonte_IMU