Piano Neve: tutto ok. Ma il Pdl attacca: «Vogliamo le carte» – Il Giornale del Piemonte

Piano Neve: tutto ok. Ma il Pdl attacca: «Vogliamo le carte» – Il Giornale del Piemonte

L’opposizione si aspettava molto di più. «Almeno poteva venire in commissione l’assessore a dire due parole. Invece non si è fatto manco vedere» ha tuonato Paola Ambrogio del Pdl assieme con il capogruppo Andrea Tronzano. Quella dell’assenza della giunta non èstata l’unica questione a far infuriare il Pdl. I tecnici dell’Amiat in commissione hanno dimenticato di consegnare con la documentazione il dettaglio delle spese e del personale impiegato per l’emergenza.

Il bilancio dell’operazione per adesso è un mucchietto di numeri. Nella notte tra venerdì e sabato il Comune ha eseguito l’insalamento preventivo in collina e su ponti, cavalcavia, fiumi e sponde. Nel primo pomeriggio insalamento preventivo sulla grande viabilità. Dalle 18 sono partiti 64 trattori spalaneve per la collina e alle 22 sono partiti 52 mezzi spalaneve sulla grande viabilità (devono esserci almeno 5 centimetri di neve per partire con le lame); alle 3 di domenica altri mezzi sulla piccola e media viabilità; alle 6 di mattina 21 mezzi partiti per il centro città; in tarda serata 29 mezzi per i mercati. «In totale nella giornata di domenica 256 mezzi fuori». Nella notte tra martedi e mercoledi la nevicata peggiore con neve farinosa e gelata. Sono usciti di nuovo 256 mezzi e 35 spargisale più 400 spalatori Amiat e altrettanti spalatori di ditte appaltanti che erano sotto il controllo delle circoscrizioni (sperimentale). Il sale sparso è stato di 5mila tonnellate. Preventivo di spesa per il 2012: 5,2 milioni.

Tronzano attacca: «La città vista dai torinesi non è quella dipinta da Amiat. Non crederemo a una sola parola o a un solo numero fino a che non ci faranno vedere le carte con le quali hanno attivato formalmente le procedure previste per la neve; se non ci sono le firme sotto delle determine o delle circolari o dei decreti, comunque degli atti, chiederemo le dimissioni dei vertici. Vogliamo evitare che il disagio si ripeta ed è per questo che ci devono dimostrare, carte alla mano, che i numeri sono quelli che loro dicono e che sia stato fatto tutto quanto il possibile». (…). [Aco]