Ruspe in lungo Stura. Distrutte 62 baracche. Via tutti entro l’anno – CronacaQui

Ruspe in lungo Stura. Distrutte 62 baracche. Via tutti entro l’anno – CronacaQui

Operazione interforze coordinata dai vigili. Per le famiglie rom un piano di assistenza

Si sono presentati all’alba con le ruspe radendo al suolo le ultime baracche del “primo lotto” e allontanando le venticinque persone rimaste dell’insediamento rom non autorizzato. Un’operazione condotta durante la mattinata di ieri dalla polizia municipale con il supporto di polizia, carabinieri e finanza ha permesso di liberare l’area di lungo Stura Lazio dall’occupazione abusiva di alcune famiglie nomadi. Sessanta sono in totale le baracche demolite dall’inizio dell’anno, da quando la cooperativa Valdocco si è insediata con un progetto di recupero del terreno e allontanamento degli occupanti. Oggi all’appello, secondo la prefettura, mancherebbero ancora trentuno “appartamenti” mentre risultano essere 56 i cosiddetti patti di emersione firmati da quelle famiglie – in totale 170 persone – che si sono impegnate ad accettare una serie di regole che le hanno portate ad uscire dal campo. Un patto che parla anche di un reinserimento sociale e lavorativo e dell’obbligo per i rom di arrivare ad acquisire un’autonomia economica. Le famiglie successivamente sono state trasferite in diciassette diverse strutture tra housing sociale e alloggi messi a disposizione da associazioni e dal mercato privato. In aggiunta risultano venti le persone che hanno deciso di lasciare l’Italia, accettando la proposta di rimpatrio assistito organizzato in collaborazione con i vari enti e le associazioni rumene. Terminata la prima fase si passerà nei prossimi giorni alla seconda (le fase in totale sono tre, come i lotti in cui è stato suddiviso il campo). E anche in questo caso la cooperativa Valdocco prenderà in consegna le famiglie aderenti al progetto lasciando alla prefettura il compito si occuparsi di coloro che non hanno titolo o che non sono nella condizione giuridica per essere inseriti in progetti di inclusione sociale. (…)

Ritorno alle regole e rimpatri le regole del consigliere comunale di Fi Andrea Tronzano. «Lo smantellamento del campo è d’obbligo – conclude Tronzano -. Ora aspettiamo pulizia e espulsioni per chi non è in regola». (P. Versienti)

18.07.14_ToCronaca_Sgombero