Sala Rossa vuota, salta il Consiglio sulla delibera Tasi – La Stampa

Sala Rossa vuota, salta il Consiglio sulla delibera Tasi – La Stampa

Troppe assenze tra le fila del Pd. Tutto rimandato. Tronzano: «L’importo doveva essere scritto sull’F24»

Niente numero legale e dunque salta il consiglio in Sala Rossa dedicato all’esame dell’unica delibera in calendario, quella Tasi che la Lega contrasta con l’ostruzionismo più duro, mille emendamenti contro gli appena 10 di Forza Italia (ma nel merito) come l’introduzione dell’importo da pagare «in maniera chiara» dice il capogruppo Tronzano direttamente nel modello F24 quello che hanno ricevuto a casa i torinesi i quali invece si devono calcolare l’importo da soli o conia consulenza di un commercialista. Il posticipo a lunedì della discussione cambia poco la sostanza, o meglio non la cambia affatto (…). Forza Italia spera che i propri emendamenti vengano approvati, o almeno una parte. «Il Comune – spiega Tronzano dice di avere fatto il massimo, ma molti cittadini hanno chiamato per lamentare che non capivano come calcolare gli importi. Se fosse inserito l’emendamento che abbiamo presentato nel regolamento diremmo certezza di avere una comunicazione chiara». L’amministrazione sostiene, per contro, che calcolare le detrazioni sarebbe stato impossibile (stabilite in base al numero dei figli) e quindi non si poteva fare di più: «Invece – sottolinea Tronzano nelle 300mila lettere non chiare chehanno spedito potevano aggiungere l’F24 con i dati certi sia sulla rendita catastale sia sull’aliquota, dicendo in aggiunta che si dovevano solo più togliere le detrazioni nel momento in cui venivano stabilite».

Fin qui le questioni diciamo tecniche, cioè su come pagare per non sbagliare e via dicendo. In realtà il pezzo forte sono gli importi che secondo l’opposizione sono molto più alti rispetto a quelli di altre città. «A Torino sulla prima casa con un’ipotesi di rendita catastale di 810 euro e rendita pertinenze di un box auto di 126 euro per un appartamento di circa 80 mq, l’aliquota stabilita per Torino 3,30 per mille e la detrazione per il figlio a carico è di 30 euro. Il totale della Tasi fa 490 euro (che senza detrazione per figlio a carico sarebbe 520 euro, ndr) mentre a Collegno sulla prima casa con gli stessi dati: si paga 325 euro con la detrazione e 355 euro senza detrazione». L’Imu 2012 e la Tasi 2014 inoltre, hanno la stessa base imponibile e cioè una rendita catastale aumentata de160 per cento e quindi la Tasi in realtà è una nuova limi e una nuova patrimoniale mascherata da Tassa sui servizi che il Comune eroga. Nel 2008 Forza Italia aveva abolito l’ICI ma nel 2011 è stata reintrodotta da Monti, anche se non sulla prima casa.

A Torino però secondo i calcoli di Fi c’è stata un’escalation: l’ICI 2011 (non sulla prima casa) con l’aliquota a16 per mille prima si pagavano mediamente 315 euro comprese le detrazioni. Poi con l’IMU 2012 sempre con le stesse rendite e con aliquota al 5,75 per mille come previsto sulla prima casa la cifra si è impennata a 655 euro comprensive delle detrazioni (200 euro + 50 per ogni figlio) e senza detrazioni si sarebbero pagate 905 euro. Sulla seconda casa con aliquota al 10,6 per mille si pagavano 1.450 euro. Con la TASI2014 si pagano quest’anno 490 euro con detrazioni per figlio a carico mentre senza detrazioni 520 euro. Idem per l’IMU sulle seconde case: mille e 450 puro. (A. Costa)

FORZA ITALIA «A Torino si paga molto di più rispetto ad altri Comuni»

13.06.14_GiornalePiemonte_Tasi