L’annuncio è arrivato un po’ a sorpresa. Vuoi perché della cessione di nove asili nidi si parla ormai da mesi, tra vertici di maggioranza, assedi al municipio, lettere ai giornali e promesse del sindaco. Vuoi anche perché l’assessore ai Servizi Educativi, Maria Grazia Pellerino, è espressione del suo stesso partito. Ma durante la commissione di ieri mattina, animata anche dalla protesta silenziosa di alcuni genitori, il capogruppo di Sel Michele Curto ha messo a verbale che «il nostro voto non è scontato». Tutto dipenderà dalle prossime sedute della Quinta commissione che faranno slittare il voto della Sala Rossa di almeno una settimana, e durante le quali Curto ha già annunciato alcuni emendamenti di merito al testo approvato in giunta la scorsa settimana.
«C’è stato un accordo in maggioranza e un buon accordo sindacale – ha sottolineato Curto – ma al primo punto della delibera si legge che la necessità della Città è quella di ridimensionare la spesa. Esattamente in contrario di quello che ad esempio prevede l’utilizzo di un contratto Federcultura ai lavoratori delle cooperative. Vogliamo anche garanzie sulla temporaneità di questa esternalizzazione e precise garanzie per i precari. Non possiamo permetterci, dopo il caso Csea, di lasciare a casa altri lavoratori».
Nel caso di voto negativo Sel si troverà comunque in buona compagnia. «Con questa delibera – ha dichiarato il capogruppo del Pdl Andrea Tronzano – si perpetua la precarizzazione, non si garantisce continuità educativa, non si limita la spesa pubblica. Nella sostanza non si dice la verità agli educatori e ai genitori». (…) [p. var.]
