“Sospendere la delibera in attesa della decisione dei giudici del Tar” – Il Giornale del Piemonte

“Sospendere la delibera in attesa della decisione dei giudici del Tar” – Il Giornale del Piemonte

Consigliere Tronzano cosa succede in Regione?

Che va peggio di prima. Tant’è vero che il Tar chiede spiegazioni sul calcolo che ha determinato il fabbisogno dei posti letto, il rapporto posti letto-LEA affinchè i posti letto per acuzie siano sotto i parametri di legge nazionale, e chiede anche come si attua la soppressione dei posti letto negli istituti privati; per non parlare dei chiarimenti sui servizi soppressi”.

Giudizio?

Una debacle totale per la delibera. L’assessore regionale Antonio Saitta ha mentito ai consiglieri comunali di Torino durante l’audizione nella IV Commissione del 30 aprile 2015. E appunto lo conferma il Tar nella sua ordinanza”.

In commissione lei aveva chiesto quanti fossero i posti letto tagliati a Torino, l’assessore ha detto che li avreste trovati negli allegati della delibera.

Non è affatto vero. Negli allegati non ci sono. Considerando che Torino ha 3mila 955 posti letto di acuzie su 11mila 484 cioè il 35 per cento dei posti letto regionali, il taglio di 984 posti letto quanto inciderà su Torino? Chiediamo ancora una volta: quanti dei 984 posti letto tagliati ricadranno su Torino?”.

L’assessore però ha confermato 600 assunzioni. E’ una buona notizia.

Parlare delle 600 assunzioni nella Sanità pubblica significa fare fumo per sviare l’attenzione dal vero problema che è il taglio occupazionale nel settore degli erogatori privati ovvero case di cura e presidi. Che sarà pesantissimo?

Che soluzione propone?

La soluzione è solo una: basta minacce ai privati o ai Comuni che hanno fatto ricorso; si deve ricalcolare il fabbisogno usando i criteri previsti dalla legge. Il calcolo del fabbisogno di prestazioni di ricovero per interventi chirurgici è completamente sbagliato. Errori matematici e statistici, arroganza nelle valutazioni, salvaguardia di alcuni a scapito di altri rischiano di danneggiare sostanzialmente i cittadini piemontesi e l’occupazione. Se si correggessero questi errori ci sarebbe l’azzeramento dei tagli dei posti letto e il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza. Nel frattempo occorre sospendere la redazione di nuove delibere in attuazione della delibera regionale fino a sentenza del Tar a ottobre perché pare assurdo che ne facciano di nuove prima di quella data”.

05.07.15_GiornalePiemonte_Sanità