«Strisce blu, una bufala che puzza di presa in giro per i torinesi» – Il Giornale del Piemonte 21.05.15

«Strisce blu, una bufala che puzza di presa in giro per i torinesi» – Il Giornale del Piemonte 21.05.15

L’incremento degli stalli era vincolato alla cessione del ramo parcheggi. Che però non è stato venduto

Adesso sono tutti lì che si chiedono «ma come? non avevate stabilito che l’incremento degli stalli a pagamento era legato alla cessione del ramo parcheggi di Gtt?». Il fatto è che quando ballano fior di milioni vale sempre il detto partenopeo «chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, e scurdammuce o passato». In Sala Rossa però qualcuno ha la memoria da elefante, e si ricorda perfettamente la discussione trita e ritrita sull’opportunità di vendere o meno Gtt. E se cedere solo il 49 per cento oppure l’80. E se mettere nel calderone anche il ramo parcheggi separatamente tipo spezzatino pur di invogliare il privato ad alleggerire il carrozzone pubblico. Il risultato è che nessuno ha voluto Gtt e neppure il ramo parcheggi, nonostante la poderosa iniezione di stalli in più, fino a 22 mila. Insomma il giorno dopo la decisione di aggiungere 14 mila stalli che in un primo momento avrebbe dovuto accontentare pubblico e privato, si affaccia sul palcoscenico il più clamoroso degli effetti speciali: dall’ipotesi di alleggerire i costi della Città, a quella di alleggerire soltanto il portafoglio dei residenti.

Insomma torinesi cornuti e mazziati. Così a palazzo civico la Sala Rossa mastica amaro per la decisione della giunta di aumentare «il carico tributario da parcheggio» sulle spalle dei cittadini.

Già perchè non era mica scontato, anzi. «La delibera di alienazione del pacchetto era agganciata alla necessità di incrementare il numero degli stalli per invogliare gli appetiti del privato – ricorda Andrea Tronzano di Fi -. Ma la vendita non è mai andata in porto neanche con il turbo incentivo che invece avrebbe dovuto fare venire l’acquolina in bocca agli investitori».

Sul tappeto è rimasto così quel pezzo di carta col mandato di allargare il perimetro delle strisce blu. Detto fatto. Ma non solo. Non che l’avesse nascosto prima, ma ieri in Commissione l’assessore alla Partecipate ha messo anche la pietra tombale sulla cessione di Gtt e del ramo parcheggi. «L’azienda trasporti resta nelle mani della città» ha detto. Così come restano anche il pacchetto parcheggi e la rete. Le strisce blu però da ottobre aumenteranno di 14 mila, mica uno scherzo.

«È un gioco delle tre carte – dice Andrea Tronzano di Fi La delibera era vincolata alla vendita al privato. Se il Comune avesse ricevuto un’offerta congrua allora la città avrebbe provveduto ad incrementare gli stalli, ma siccome non ci sono state offerte non si doveva procedere all’allargamento». La giunta però ha tirato dritto. Senza se e senza ma. Ma non solo: ha infilato tra le aree soggette a ticket anche le zone ospedali. (…) Il tutto con una dedica particolare agli studenti dilungo Dora Siena (1.600 nuovi stalli a 1 euro/ ora), ai degenti (e ai loro parenti) della zona ospedali (4.000 stalli) e ai cittadini o pendolari fruitori della metropolitana. (…)

Tronzano è una furia: «Occorre uno stop e un adeguato coinvolgimento del Consiglio e delle Circoscrizioni che in delibera avevano la facoltà di proporre. Tra l’altro in alcune circoscrizioni ci sono atti politici formali che si esprimono contro la realizzazione di nuovi parcheggi a pagamento. Mi pare che si stia esagerando. Lubatti non è l’imperatore della viabilità a Torino». (A. Costa)
21.05.15_GiornalePiemonte_StrisceBlu