Torino: la destra a tridente

Torino: la destra a tridente

Questa mattina ci siamo svegliati con un segnale positivo. La destra torinese sembra avviarsi verso una formazione unitaria. Questo è buono sia perché solamente uniti si può pensare di affrontare le elezioni amministrative, che designeranno il nuovo sindaco di Torino nonché la guida della città metropolitana, cioè la ex provincia.

Altra cosa buona. Ciò indica che i partiti sono finalmente disposti a dialogare senza farsi sgambetti in alto. Per noi è motivo di gioia rilevare che gli ultimi nostri incontri – quello del 17 marzo e quello del 7 aprile – sono stati utili per parlarsi e per convincersi della bontà della strada da noi sostenuta.

Una criticità e un dubbio. Partendo dal secondo punto. Pur non essendo interni ad alcun partito (e ciò non ci permette di apprezzare fino in fondo le logiche delle scelte), ci domandiamo perché permanga il nome di Napoli (non ce lo domandiamo perché lo si ritenga persona indegna, tutt’altro!). Premiare, però, una persona esterna al tessuto cittadino di Forza Italia, rischia di svilire il lavoro fatto da Andrea TRONZANO in questi anni. Ci sembrerebbe, in tal senso, pericoloso da correre il rischio di perdere una persona così preziosa. La criticità, sciolto il nodo della formazione, è discutere insieme di un programma realmente alternativo e realizzabile, poiché questa città e la ex provincia hanno bisogno di rinascere ripartendo dall’identità territoriale e culturale e aprendosi all’Europa.

Speriamo che anche questi nodi si sciolgano presto.

Noi continueremo a lavorare per il dialogo e per una destra unita. Poiché Torino può essere laboratorio per una nuova destra nazionale, continueremo a lavorare perché ogni scelta sia giusta e per il bene comune.

Fonte http://www.statigeneralipiemonte.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1374:redazione&catid=81:persona-e-in-evidenza