#TORINO2016: TRONZANO (FI) “Competitivi se uniti, meno tasse, più sicurezza” – NewsItalia Live

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Alternativi alla sinistra per togliere i lucchetti allo sviluppo di Torino

Il recente sondaggio di Repubblica sulla volontà plebiscitaria di confermare Fassino a capo dell’Amministrazione e i risultati delle elezioni del 31 di maggio (proprio a cavallo del “ponte”, chissà perchè?!) sembrano spianare la strada ad un monocolore PD sia a livello nazionale sia a livello locale. Per questo motivo mi preme far riflettere, dando una lettura diversa rispetto a quanto in realtà appaia. Forza Italia rimane competitiva e il centrodestra unito è in grado di convincere.

A livello torinese, al netto del fascino che qualunque Sindaco in carica ha nei confronti dei propri concittadini, è evidente come i risultati del sondaggio di Repubblica (il 61% vorrebbe nuovamente Fassino) siano il lancio della campagna elettorale da parte dell’attuale Sindaco ed una azione contro coloro che all’interno della sinistra non vorrebbero più l’ultimo segretario dei DS. Detto questo però è indispensabile che una forza importante come la nostra si interroghi sugli esiti dell’indagine demoscopica. Ho riflettuto a fondo, e la risposta più attinente alla realtà che mi sono dato è l’assenza di un vero e virtuoso dibattito mediatico tra le maggiori forze votate dagli elettori (centrodestra, centrosinistra, cinque stelle). Il risultato del sondaggio, quindi, è un misto tra la rassegnazione dell’elettorato per mancanza di alternative visibili e quindi credibili e l’offuscamento della realtà torinese dovuto ad un sistema schiacciato e omologato che fa emergere le virtù solo di una parte, quella del PD da trent’anni al governo con nomi diversi ma con la stessa matrice. E’ infatti curioso che il 50% degli intervistati non si esprima o si esprima contro un secondo mandato del Sindaco e successivamente il 61% della stessa platea degli intervistati voterebbe nuovamente a favore di Fassino. E’ inoltre evidente come, proprio a causa dello strabordante potere mediatico di chi ci governa, il lavoro propositivo e positivo di Forza Italia e del centrodestra su Torino in questi 4 anni sia sostanzialmente ignorato dai più e misconosciuto; su temi come sicurezza, tasse, rifiuti, viabilità, casa e sociale abbiamo dato prova di grande maturità e di ottima capacità propositiva, con qualche successo seppur dalla parte del difficile ruolo di oppositori. Io ho, quindi, l’intima certezza che occorra rinvigorire la comunicazione con gli elettori torinesi, anche ambendo ad ottenere il giusto spazio mediatico, per arrivare al sale delle democrazie mature: l’alternanza di governo; sarebbe un bene per tutti e, certamente, leggere quotidianamente opinioni approfondite nel merito e corredate di foto dei protagonisti delle opposizioni porterebbe un beneficio a questa Città: metterebbe un po’ di pepe ad un dibattito che oggi avviene tutto all’interno delle varie correnti del PD che prevalgono di volta in volta a seconda degli interessi in gioco. Il bene comune ha bisogno di tutte le opinioni, non di un partito solo al comando per sempre.

A livello nazionale, Forza Italia veniva data per morta. Seppur con molte ombre, ci sono luci che mi fanno affermare convintamente il contrario.

Andiamo al ballottaggio in quasi tutti i Comuni italiani dove Forza Italia si è presentata unita agli altri partiti del centrodestra; ciò significa che dove ci sono persone credibili e si lavora alacremente i risultati arrivano ed i nostri elettori sono pronti a darci fiducia. In secondo luogo, la somma dei voti al Partito con quelli a favore di liste civiche facenti riferimento a Forza Italia, vista la presenza tra i candidati di dirigenti azzurri, fanno raggiungere lo stesso risultato delle Europee del 2014, tra il 13 e il 15% dei consensi. Terzo, non meno importante, l’affermazione di candidati “nuovi”, anche giovani, che significa che con un rinnovamento (non rottamazione) strutturale Forza Italia sarà nuovamente protagonista nel panorama nazionale.

Oltre alla vittoria di Toti in Liguria, due dati per tutti: in Campania, 23,9% alle europee per FI, oggi il 17,8% che sommato, però, al 7,16% della lista Caldoro e allo 0,26% della liste Vittime della giustizia e del fisco fanno arrivare gli ideali azzurri al 25,22% che è superiore al dato delle Europee. In Umbria, regione rossa per antonomasia, arriviamo al 13% (8,53% FI + 4,48% Lista Ricci) che è praticamente lo stesso risultato delle Europee.

La forte astensione (47,8% nel 2015 rispetto al 35,8% del 2010) è il segnale più chiaro che gli elettori hanno voluto dare ai politici. Poche chiacchiere, azioni concrete a favore di sicurezza, lavoro, meno tasse: questo ci viene chiesto. Noi abbiamo il dovere di dare queste risposte. Toti in Liguria ha immediatamente recepito queste richieste; in Veneto e Lombardia già lo facciamo da tempo.

Quindi, al lavoro per un’area moderata compatta, che metta da parte gli egoismi dei singoli partiti e che veda Forza Italia e la Lega collaborare come fanno ormai da 20 anni. Fitto, Alfano, Tosi escono annientati da questa tornata elettorale a dimostrazione che la chiarezza di idee e comportamenti è la base per il successo. Certamente, Forza Italia non farà più regali a Renzi: il patto del Nazareno ci ha penalizzato, lo abbiamo capito ed ora torneremo a parlare di occupazione, meno tasse e sicurezza con una faccia sola: quella alternativa al monocolore renziano e piddino. Non è una speranza, ma è una certezza: torneremo a parlare ai nostri elettori e, ovunque saremo al governo faremo meno chiacchiere e più fatti per consentire alle imprese di assumere, per dare maggiore sicurezza, per mettere degli euro in più in tasca ai cittadini.

#Torino2016 è il prossimo obiettivo; abbiamo iniziato a lavorare con un anno di anticipo e questo darà i suoi frutti. Lo vedrete presto!

ANDREA TRONZANO

CAPOGRUPPO FORZA ITALIA TORINO