Torri di 60 metri all’orizzonte di corso Traiano e via Guala – La Stampa

Torri di 60 metri all’orizzonte di corso Traiano e via Guala – La Stampa

Palazzi alti il doppio di quanto inizialmente previsto nella variante.
Nuove torri da 60 metri di altezza in corso Traiano all’incrocio con via Guala. È il «pacco dono» arrivato con Natale all’esame della commissione Urbanistica e il cui progetto preliminare, firmato studio Rolla per conto di Gefim, verrà ridiscusso in un’altra seduta nelle prossime settimane.
Che lo spiazzo verde dietro il mercato di piazza Guala fosse destinato alla costruzione di appartamenti era noto, quello che non si sapeva era la distribuzione dei volumi: 17 mila metri quadri edificabili in palazzi da 60 metri di altezza anziché da 30, come si era detto nell’approvazione della variante 227 del 2011.

Questione di «diritti»
I futuri grattacieli dell’area Guala si potranno fare per via di uno «slittamento» di diritti edificatori: erano troppi i metri quadri concessi dalla Città all’impresa edile nel lotto vicino agli ex mercati generali di via Giordano Bruno (47 mila), quindi una parte di questi (17 mila) è stata trasferita nel fazzoletto ancora rimasto libero fra corso Traiano e via Guala. Qui, grazie alla variante 227, potranno essere costruiti altri 9.937 metri quadri, destinati all’80% a residenza e il resto a servizi (commercio, uffici), per una superficie edificabile massima pari a 26.937 metri quadri.
Nei progetti originari erano previsti due rettangoli di case alte circa 30 metri (11 piani), oggi invece la proposta è di approvare una deroga alla variante per realizzare edifici di 60 metri su corso Traiano e altri da 20 sui lati rimanenti del perimetro. In particolare, lungo via Pasubio, dove ci sono le scuole, non si supereranno i 4/6 piani. In mezzo, una piazza parallela a corso Traiano e aree verdi con percorsi pedonali.

Consiglieri contrari
Sulla questione si è aperta la diatriba in Comune. Schierati sul fronte del no i consiglieri Alberto Ricca, Piera Montalcini, Marco Grimaldi e Andrea Tronzano. «Non sono assolutamente convinto che questa deroga sia cosa giusta, anzi – dichiara Tronzano -. Ho chiesto un’audizione del progettista per sapere cosa succederà ai residenti, come cambieranno i coni d’ombra, e come cambierà la viabilità». Scettica anche l’associazione ambientalista Pro Natura. «Siamo contrari alla costruzione di altre torri su corso Traiano – dice il portavoce Emilio Soave -. La zona è già provata da un’intensa trasformazione urbanistica». (…)

[E. Graziani]

03.01.13_Stampa_Guala