Un’emergenza continua. Una volta il furto di rame. Poi il ferro e adesso le auto. L’emergenza all’interno dei campi nomadi non finisce mai. Il dibattito in Sala Rossa è fermo alle comunicazioni in aula di Fassino, chieste dall’opposizione ma mai rilasciate. “La situazione è grave – dice il capogruppo Pdl Andrea Tronzano – Le faide non sono il vero problema. Il problema è che questa gente ruba e alimenta traffici mostruosi. Temo non sia solo più un problema di ordine pubblico ma politico. Il sindaco deve riferire in aula”. La riorganizzazione dei campi è in altro mare. Il censimento però c’è. I vigili hanno segnalato al comune lo stato dell’arte, quanti sono da dove vengono e cosa fanno. Quasi nessuna ha un’occupazione fissa. Alla domanda “di cosa ti occupi, che lavoro fai” la risposta è la stessa: vendo ferri vecchi. Ma nei pazzali si vedono auto di lusso, Mercedes Bmw, spesso nuove. Da dove arriva tanta ricchezza? Il regolamento nuovo varato dal commissario è molto più rigido del precedente. Prevede la revoca del permesso di sosta per chi ha violato la legge. Nello specifico per chi ha subito condanne superiori a tre anni. Ma continua ad essere un mistero il numero di coloro che hanno i requisiti per stare sul territorio. In Procura è stata costituita una task force specializzata nei reati dei nomadi. Bsterà? (Aco)
