Una gara per i 15 asili nido. Palazzo Civico è assediato – CronacaQui

Una gara per i 15 asili nido. Palazzo Civico è assediato – CronacaQui

Erano quasi 400, quasi tutte donne e ben più numerose dei 250 tra insegnanti ed educatori precari che non si vedranno rinnovare i contratti per l’uscita del Comune di Torino dal patto di stabilità. Hanno manifestato per tre ore sotto le finestre di Palazzo Civico fino a quando una delegazione non è stata ricevuta dal sindaco e dalla conferenza dei capigruppo. Per scoprire che l’unica possibilità per il servizio nei 15 asili che si troveranno a non avere più copertura di personale per il prossimo anno potrebbe essere quella di una gara per la loro gestione attraverso cooperative e privato sociale. Il condizionale resta d’obbligo dal momento che l’avvocatura non ha ancora fornito il proprio parere tecnico, atteso in questi giorni. Ma appare ormai evidente che l’Ipab, l’istituto di assistenza e beneficenza che si appoggerebbe sui precari del comitato “Zero-Sei”, andrebbe contro il quadro normativo imposto dal patto di stabilità. Mentre tanto l’azienda speciale, quanto la fondazione, potrebbero sì essere praticabili, ma solo a partire dal 2013-2014. Per il prossimo anno scolastico, l’unica soluzione ponte sarebbe quindi quella di dell’esternalizzazione attraverso la gara o la convenzione, con la necessità ribadita a più riprese dal sindaco – di mantenere una governace pubblica a prescindere da chi materialmente erogherà i servizi.

Un quadro, quello delineato dal primo cittadino, che ha ottenuto il completo appoggio del Pd ma che non ha certo suscitato gli entusiasmi di Sel, il partito che, proprio attraverso l’assessore all’Istruzione Maria Grazia Pellerino, caldeggiava l’istituzione di un’Ipab o di un altro soggetto controllato dal pubblico. «Una questione così importante – ammoniva ieri sera il capogruppo Michele Curto – non può essere liquidata come un problema tecnico. Se così fosse, credo che si aprirebbe una seria discussione politica». Freddi anche i sindacati, che confermano lo sciopero per i primi di maggio. «Ci aspettavamo proposte a più ampio raggio, questa è una risposta inadeguata» è l’analisi di Aldo Merlino Ferrero della Uil. Possibilista l’opposizione: «La nostra posizione non ha pregiudizi ideologici – ha sottolineato il capogruppo del Pdl Andrea Tronzano -, ma bisogna andare a bando e assumere le persone dalle graduatorie: sul tema presteremo massima attenzione». [al. por.]
17.04.12_ToCronaca_Asili