DIRITTO DI TRIBUNA Tra via Caramagna e via Sommariva 12 negozi a rischio per la metro.
La loro paura è quella di essere destinati a chiudere. La colpa non è della crisi, ma di un cantiere: loro, i 12 esercizi commerciali del tratto di via Nizza tra le vie Caramagna e Sommariva, sono alla canna del gas a causa dei lavori della futura stazione di Italia ‘61. I cantieri disincentivano il passaggio e, cosa più grave, chiudono tutta via Nizza al traffico delle auto. Una chiusura totale della via senza precedenti, e che ha portato ad un calo del 50% del fatturato.
I negozianti, ieri, al Diritto di Tribuna, hanno richiesto di riaprire il tratto di via Nizza, forti di 309 firme. «Per pura casualità, il 14 novembre 2012, abbiamo saputo che di lì a breve il tratto tra corso Caduti sul Lavoro e via Sommariva sarebbe stato completamente chiuso», affermano i commercianti, che avevano chiesto di posticipare i lavori per via del Natale imminente. Ipotesi scartata: le ruspe sono arrivate puntuali il 29 novembre, salvo fermare le attività il 22 dicembre per le feste. «Questa pausa ci ha lasciati con l’amaro in bocca in quanto ci siamo sentiti poco o nulla considerati da parte di chi ha il potere di decidere». Adesso, la loro situazione è quella di essere assediati da un cantiere che li danneggia sempre più, e che per giunta è spesso fermo.
«Non possiamo assistere ancora a lungo a questa viabilità monca – afferma Andrea Tronzano, capogruppo Pdl, già interessatosi per permettere l’accesso al credito delle piccole imprese -. Se gli interventi sugli sgravi e sul credito andranno avanti perchè le risposte sono state chiare, non possiamo aspettare a riaprire via Nizza». (…) [g.cav.]