Derattizzazioni a Torino? Per qualche area, ma non per tutte

Derattizzazioni a Torino? Per qualche area, ma non per tutte

Sono in notevole aumento le lamentele da parte dei cittadini del proliferarsi di colonie di topi, spesso di grandi dimensioni.

Un fenomeno scatenato da una serie di criticità ambientali causate dall’aumento di innumerevoli cantieri stradali presenti sul territorio urbano, da una scadente (in alcune zone) gestione della pulizia delle strade e della raccolta dei rifiuti solidi urbani e per la mancanza di una sistematica derattizzazione.

Tutti aspetti che stridono con la salute di cittadini e creano problemi di natura igienico sanitaria. Ultima segnalazione in ordine di tempo è arrivata dal quartiere Vallette, dove un’associazione ad ottobre ha presentato una denuncia dettagliata all’Asl TO1 sulla presenza di una folta colonia di roditori e relative carcasse.

Ma in che modo il comune di Torino si attiva per garantire una derattizzazione efficace sul territorio cittadino? La domanda l’ha posta il ViceCapogruppo Pdl Andrea Tronzano con un’interpellanza, dove si chiede se esista un piano organico di derattizzazione dell’intero territorio ed in particolare delle zone maggiormente a rischio. Se esiste, con quale frequenza e dove vengano effettuate le disinfestazioni e le derattizzazioni?

Gli interventi di bonifica – si legge nella risposta – vengono effettuati da Amiat, ma quelli continuativi sono previsti solo in alcune aree: parco Carrara, piazza Statuto, piazza XVIII Dicembre, via Bertola, parco Colonnetti, piazza Livio Bianco, parco del Valentino (giardino Roccioso).

Per le altre zone il servizio si effettua a seguito di una segnalazione di chiunque venga a conoscenza della problematica, mentre in aree di cantiere, aree dimesse o private, abitazioni abbandonate, la competenza ricade direttamente sui titolari/proprietari.

In caso di accertamento della titolarità/proprietà effettuata dalla Polizia Municipale sarà richiesto al Settore Sanità di emanare specifica ordinanza sanitaria a carico dei responsabili.

Conclude Tronzano “Se mettiamo la qualità della vita al centro, non si può sottovalutare il tema. L’intervento di derattizzazione alle Vallette deve essere fatto, perché c’è un provvedimento dell’Asl.