Con l’arrivo della bella stagione i parchi cittadini vengono presi d’assalto. Il fenomeno si intensifica nei weekend e le aree verdi diventano meta di pic nic. Il giorno di Pasquetta è il culmine del fenomeno. Vengono organizzate le tipiche grigliate con tanto di effluvi provenienti dai barbecue, in barba al divieto di accensione fuochi posto all’ingresso dei parchi. Il risultato è una cucina en plein air corredata di fumi ed olezzi che arrivano da braciole, salsicce e spiedini. Le famigliole portano al seguito cagnolini, il pallone, l’immancabile radio a tutto volume. Un quadretto idilliaco che riproduce le dinamiche sociali aggregative tipiche dei paesi d’origine dei frequentatori dei parchi. Tutto questo con quali risultati? Una discarica a cielo aperto, rifiuti sparsi ovunque e per gli abituali frequentatori uno slalom tra bottiglie vuote e resti dei pranzi.
“Per quale motivo – si domanda il ViceCapogruppo – l’Amministrazione non intensifica i controlli? i parchi devono essere fruibili da tutti e non da alcuni. Se i bimbi, ad esempio, vogliono giocare a pallone devono poterlo fare. Si è dato spazio a persone straniere, a cui non sono stati dati dei limiti e ora abusano degli spazi concessi“.
