La manifestazione di Tronzano per mantenere il rifugio antiaereo
Non è possibile cancellare un pezzo di memoria storica con una semplice variante. Eppure è questo il destino del rifugio antiaereo di via Giordano Bruno 159 nell’area MOI.
Questa mattina il Vicecapogruppo del Pdl Andrea Tronzano ha promosso un sit in di fronte al simbolo storico per attirare l’attenzione su questa prossima operazione.
Con una deliberazione di novembre la maggioranza di Centro sinistra ha approvato una variante, che di fatto consente di costruire una quantità sproporzionata di metri cubi di cemento, case di almeno 20 piani sul piazzale di via Giordano Bruno.
Quale sarà il destino del rifugio antiaereo? In questa cementificazione potrebbe diventa un pub. Un triste destino per un’opera realizzata nel 1943 e che poteva ospitare almeno 3000 persone e considerato il miglior rifugio cittadino, una struttura all’avanguardia.
Oltre il danno anche la beffa. Infatti nel periodo pre olimpico sono stati spesi 40mila euro per riparare i danni fatti durante la costruzione del Villaggio per gli atleti. E’ stata rifatta la porta d’ingresso, la scalinata d’accesso, una parte del cupolino e un torrino di ventilazione. Non solo, la Soprintendenza ha accolto la proposta dell’Amministrazione di trasferire gli arredi nel rifugio di piazza Risorgimento. Un esempio lampante di come si pratichino due pesi e due misure. La fascia di rispetto di 12 metri prevista originariamente per evitare di costruire sopra il rifugio è stata cancellata. I 47mila metri quadri di SLP previsti nella delibera sono molti e 17mila sono stati trasferiti in zona Guala, ma ne rimangono sempre 30mila, che sono sempre una sproporzione. E con la variante è stata servita su un piatto d’argento agli operatori che hanno acquisito l’area, l’opportunità di usare il rifugio per attività di servizio o esercizio pubblico. Chissà tra qualche anno i residenti si troveranno a fare i conti con un rumorosa discoteca o un pub!
