Benevenuto al nuovo Prefetto Alberto di Pace – lettera

Benevenuto al nuovo Prefetto Alberto di Pace – lettera

Ill.mo Signor Prefetto Dott. Alberto Di Pace

È con vero piacere che saluto il Suo insediamento nella Città di Torino. Sono certo che Ella saprà ben interpretare il sentimento dei torinesi.

Mi consenta, all’interno di queste poche righe, di formulare l’auspicio che Torino coltivi, con rinnovato vigore, il tradizionale spirito di legalità sabaudo ovvero che il cittadino si identifichi nelle pubbliche Istituzioni facendogli, al contempo, sentire l’obbligo di conformarsi alle leggi. Questo sentimento si è andato affievolendo – se leggiamo uno spicchio, sicuramente significativo ma, capisco, incompleto, del contesto in cui viviamo – a seguito di una politica dell’accoglienza senza integrazione. Ogni bisogno è stato identificato come un diritto: all’immigrato sono stati elargiti supporti e servizi senza averne avuto in cambio adesione all’anima della comunità che lo ha accolto. La generosa ospitalità è senz’altro un valore, ma i torinesi sopportano con fatica crescente l’illegalità diffusa, anche generata da un’azione della politica locale non sempre rigorosa e coerente nelle scelte e nel contrasto. I cittadini si affidano, ancora e senza indugio, alle Istituzioni e, per questo, è un dovere agire efficacemente. Le forze dell’ordine godono, nel sentimento comune, di una incrollabile fiducia; è la Politica, in realtà, che crea smarrimento con le proprie contraddizioni. Sono certo che la Sua forza di persuasione, Signor Prefetto, sarà sicuramente di aiuto e darà il giusto equilibrio tra le necessità di chi soffre per integrarsi e le aspettative di chi vuole una Città dove il rispetto tra le persone e la considerazione delle regole tornino ad essere il motore delle coesione sociale.

Con spirito di collaborazione, La saluto cordialmente e Le formulo i migliori auguri di buon lavoro.

Torino, 31 agosto 2010

Andrea Tronzano