La politica della sinistra non è a vantaggio dei cittadini. Le bollette dei rifiuti lo dimostrano

La politica della sinistra non è a vantaggio dei cittadini. Le bollette dei rifiuti lo dimostrano

Le competenze amministrative sui rifiuti sono state conferite alle Province da un decennio. La guida della Provincia di Torino è in mano alla sinistra dal 1995, prima con la Bresso oggi con Saitta.

Fatta questa importante premessa occorre far comprendere che, pur non essendo, i rifiuti, un tema né di destra né di sinistra, la situazione in cui ci troviamo oggi ha un solo responsabile: la sinistra. Non bisogna avere paura di dire che se i cittadini oggi pagano di più non è sfortuna ma è colpa della politica adottata da quella strana alleanza che ha governato e governa tre milioni e mezzo di persone.

Alcune considerazioni: la legge nazionale Ronchi sollecita la raccolta differenziata in quanto elemento indispensabile per attuare il principio “chi consuma meno paga meno”; su questa base si innesta il programma provinciale voluto da Bresso nel 1997 che ha costituito i Consorzi di bacino ed ha obbligato i cittadini a fare la raccolta porta a porta in modo spinto. Si è però dimenticata un particolare importante: la differenziata serve se ci sono i termovalorizzatori, il porta a porta fa pagare meno se ci sono le infrastrutture e le tecnologie che accompagnano il metodo.

Entrambi naturalmente non sono stati previsti e quindi ecco le conseguenze che i cittadini-sudditi hanno subito in modo coatto:

– aumento delle bollette

– cambiamento delle proprie abitudini quotidiane senza avere in cambio un reale beneficio

– maggiore inquinamento dovuto all’ampliamento delle discariche

– i Comuni hanno perso la competenza di fare quello ai quali sono chiamati: gestire gli interessi del proprio territorio e dei propri abitanti. Tutto il potere è infatti passato ai Consorzi

Insomma il peggio della politica di sinistra, dirigismo e relativismo, si è riversata, in modo evidente, su tutti noi:

Fatelo sapere perché non vorremmo trovarci, a poco a poco, in un paese comunista.

Andrea Tronzano