Una casa ai Torinesi: ora se si vuole si può

Una casa ai Torinesi: ora se si vuole si può

“E’ passata in Consiglio la mia mozione, firmata anche dai miei colleghi di gruppo, sulla casa.

Finalmente il Consiglio ha impegnato la Giunta ad occuparsi di dare una casa a chi non può permettersela.

L’housing sociale e l’edilizia residenziale pubblica possono essere una svolta per uno dei temi fondamentali per la vita di una persona.

Chi non può accedere ad un mutuo sa quanto sia difficile comprare una casa; ora, attraverso l’attivazione dell’housing sociale, si potrà avere in affitto, a prezzi calmierati, un appartamento e, pagandolo regolarmente, si potrà arrivare al riscatto e quindi alla proprietà. Una straordinaria possibilità per chi è precario o è giovane o è separato o semplicemente non ha soldi sufficienti per ottenere un mutuo da una banca. Le risorse per costruire si potranno trovare attraverso il fondo immobiliare etico che vede partecipare la Cassa Depositi e Presiti e le Fondazioni Bancarie, oltre al Comune.

L’edilizia residenziale pubblica potrà essere attivata dal Comune concedendo dei terreni per costruire appartamenti che andranno a chi ne ha bisogno perchè ha redditi molto bassi e non può accedere neanche agli affitti calmierati.

Tutto questo, naturalmente, deve essere realizzato con qualità.

Secondo me, è il primo grande successo dell’opposizione in questa legislatura e seguiremo attentamente la concretizzazione di questo tema”.

 

MOZIONE

Al Presdiente del Consiglio Comunale

Proposta di mozione di accompagnamento: un grande piano a favore della casa

Premesso che

– occorre garantire su tutto il territorio torinese i livelli minimi essenziali di fabbisogno abitativo per il pieno sviluppo della persona umana

– l’attuale scenario di emergenza abitativa vede impegnati numerosi operatori, pubblici e privati, nella ricerca di soluzioni che consentano di realizzare alloggi

– le situazione di crisi occupazionale crea un aumento della fascia di persone in povertà

– l’accesso al credito per l’acquisto di una casa da parte dei giovani è sempre più difficile

– l’ assegnazione degli alloggi è sempre più un servizio di interesse economico generale

– il soggetto pubblico, in particolare la Città di Torino, anche insieme al privato, può promuovere importanti azioni a favore della disponibilità abitativa a favore di lavoratori in mobilità, anziani, giovani studenti e lavoratori precari, single e separati, giovani coppie;

– la possibilità di attivare delle forme di collaborazione pubblico – privato per realizzare iniziative di edilizia dedicata alla locazione a canone calmierato, assume un ruolo strategico per le aree urbane, dove la pressione dei prezzi di mercato tende ad allontanare soprattutto i gruppi sociali con capacità di reddito medio – basse, ma troppo elevate per accedere all’Edilizia Residenziale Pubblica

Considerato che

– la Città di Torino ha ancora disponibili 4.000.000 di mq di potenziale trasformazione

– esistono grandi aree industriali dimesse che possono essere utili al progetto casa

– investimenti per 1 miliardo di euro nell’edilizia generano 4,5 miliardi di ricaduta positiva e un incremento occupazionale di circa 20.000 persone (dati Ance)

– esiste la possibilità finanziaria, utilizzando risorse provenienti anche dal Piano Casa III biennio, di realizzare delle case

– il progetto Smart City prevede finanziamenti europei per le Città che combinano uno sviluppo urbano sostenibile con la competitività puntando sulle tecnologie pulite

Impegna il Sindaco e la Giunta

– ad attivare un piano per l’housing sociale ovvero alloggi per coloro che non riescono a soddisfare il proprio bisogno abitativo sul mercato per ragioni economiche (lavoratori in mobilità, anziani, giovani studenti e lavoratori precari, single e separati, giovani coppie), per assenza di un’offerta adeguata o anche per difficoltà di accesso al credito

– un piano di edilizia residenziale pubblica attraverso la messa a disposizione di terreni utili allo scopo

Andrea Tronzano