Dichiarazione di voto alla vendita delle quote delle partecipate – intervento in aula

Dichiarazione di voto alla vendita delle quote delle partecipate – intervento in aula

Sindaco, il mio intervento, più che compiuto, l’ho già fatto lunedì scorso, quindi non mi voglio dilungare, anche perché il mio Gruppo non sarà sulla stessa linea, in questo caso, legittimamente, perché ognuno in questa situazione si può comportare come più è convinto sia meglio per i cittadini.

Io sono certo che questa deliberazione sia l’unica soluzione, la liberalizzazione del mercato, la maggiore concorrenza, il fatto finalmente di poter mettere meno Stato e mettere fine ad un capitalismo municipale che, è inequivocabile, ha fallito in questi ultimi vent’anni.

Io plaudo a questa scelta, ma, al tempo stesso, purtroppo, mi rendo conto che, a seguito del discorso fatto dal Capogruppo Lo Russo e precedentemente dal Sindaco, questa è una decisione che viene presa per necessità, non per convinzione. Invece, io sono certo e convinto che sia la scelta giusta.

Penso che sia assolutamente corretto il voto di astensione che io mi accingerò a dare a questa proposta di deliberazione. Sono favorevole alla vendita e alla dismissione, per dare più equità, un migliore futuro e maggiore solidarietà ai cittadini del domani ed ai cittadini dell’oggi.

Abbiamo visto ieri in Commissione dei Capigruppo quanti disoccupati ci sono. Dobbiamo rispondere alle emergenze sociali che questa città ha al proprio interno a causa del suo impoverimento e, conseguentemente, è necessario, come unica strada, poter dare il via alle privatizzazioni, alle liberalizzazioni, chiamiamole meglio, alla vendita del patrimonio pubblico, anche immobiliare, come questa Giunta si sta avviando a fare, per consentire una maggiore solidarietà, magari non da quest’anno, ma dal prossimo.

Certo è che il progetto di una multiutility del Nord non mi vede favorevole. Io sono assolutamente convinto che partner stranieri industriali – naturalmente industriali, non finanziari – siano la soluzione giusta; il progetto politico della multiutility del Nord del Sindaco non mi pare il progetto migliore, ma questa è una mia opinione e tale rimane.

Un altro motivo per il quale non sono propenso a votare sì, è perché non ho fiducia che questa maggioranza sappia chiudere i rubinetti.

Anzi, questo sacrificio da parte vostra ed il mio auspicio che finalmente si vede realizzata la vendita del patrimonio pubblico, non penso, purtroppo, che questa maggioranza saprà utilizzarlo con attenzione.

Pertanto, l’aspetto alla prova dei fatti in questo anno o nel prossimo, quando dimostrerà, se lo vorrà, di essere realmente una maggioranza solida, di essere in grado di chiudere i rubinetti, di saper dire stop alle spese facili, perché – lo ricordo a tutti – questi ultimi vent’anni hanno portato a questo debito, che virtuoso o meno, Sindaco, è sempre debito.

Siamo arrivati a 3,3 miliardi, oggettivamente in calo, su questo non ci sono dubbi, anche se di pochi milioni di Euro. Il mio rammarico è che in questi vent’anni ci siano state troppe spese facili e la mia poca fiducia è sul fatto che questa maggioranza sappia porvi un freno.

Le ricordo un’ultima cosa, Sindaco, accingendomi a votare l’astensione con responsabilità per le generazioni future. La responsabilità, sono gli atti che noi facciamo oggi in previsione di quelli che saranno i fatti di domani a favore di altri. Questa è la responsabilità. Non è debolezza, Sindaco, lo ripeto.

Quello che le ricordo, Sindaco, sono le sue parole dette in Aula di lunedì scorso: la maggioranza deve rispondere alle difficoltà economiche in maniera compatta.

Se lei, Sindaco, dichiarerà stasera che la coalizione non è più la stessa, che SEL sarà fuori dalla maggioranza, che l’Assessore Pellerino avrà tolte le deleghe, a seguito di questo atteggiamento d’astensione irresponsabile, per una maggioranza che deve guidare la Città in un momento così difficile, Tronzano Andrea, in questo caso a livello personale, voterà sì a questa maggioranza.

Lei però deve dichiarare adesso che, a seguito del voto di astensione di SEL, questa maggioranza non è più la stessa e sarà un’altra. Allora, sarò disponibile a votare anche sì. In quanto ritengo SEL alfiere di una politica utopica e quindi irrealistica e dannosa per i cittadini torinesi. Meglio per tutti, meglio per Torino se uscirà dal governo di questa città. Nel qual caso non lo faccia, Sindaco, assumendosi le responsabilità di quello che lei stesso ha detto lunedì scorso in Aula, il mio voto sarà di astensione, non sicuramente contrario per i motivi che ho appena detto.