Polizia Municipale: + prevenzione e sicurezza, MENO multe

Polizia Municipale: + prevenzione e sicurezza, MENO multe

Il cittadino dev’essere tutelato dalla polizia municipale.

POLIZIA MUNICIPALE: MENO MULTE, PIU’ VIGILANZA E PREVENZIONE
La Polizia Locale risponde essenzialmente a due soggetti: Sindaco e Comandante del Corpo.
Sono loro che devono guidare e indirizzare le azioni dei 1900 uomini della Polizia Municipale.
La prima cosa da sottolineare, quindi, è che il Vigile Urbano è né cattivo né buono, ma esegue gli ordini; poi, certamente, c’è chi li esegue in maniera più rigorosa, più con buon senso, più burocraticamente, ma nessuno degli operatori può esentarsi da quanto il Comando stabilisce.
La nostra proposta è chiara: noi vorremmo i poliziotti locali più efficaci nel settore vigilanza e prevenzione. Questo nuovo indirizzo permetterebbe, infatti, di rivalutare l’immagine del civich nei confronti della cittadinanza che, una volta capito come il “nemico” per l’Amministrazione non sia rappresentato dai cittadini onesti, ma da coloro che delinquono, sarebbe più disponibile ad accettare anche l’altro compito dei Vigili Urbani: fare multe per violazioni al codice della strada.

Alcuni dati:
•La dotazione organica dovrebbe prevedere circa 2500 vigili urbani. oggi sono quasi 1900.
•Sul territorio circa 1250 vigili – da cui togliere circa un 10% per ferie, infortuni, maternità, malattia
•L’8% ha compiti di sicurezza urbana in senso stretto – circa 150 persone
•In ufficio circa 630 vigili
•Presenza al 100% nei giorni di giovedi e venerdi
•Presenza media settimanale sul territorio:
al mattino e al pomeriggio circa 390 vigili su circa 780 in servizio
•Valutazione data dagli appartenenti al corpo su formazione professionale, vestiario, mezzi, tutela: mediocre o pessima oltre il 46%
•Eta’ dei vigili urbani:
fino a 33 anni: circa 220
da 34 a 51 anni: circa 1390 – maggioranza tra i 41 e i 48 anni di età –
dai 25 ai 45 anni: circa 1136 su un totale di 1888 cioe’ il 60%

In sintesi la nostra proposta prevede:
•TUTELA DELLA DIGNITA’ DEI LAVORATORI DEL CORPO DI POLIZIA LOCALE, ANCHE ATTRAVERSO L’IMPEGNO A COSTITUIRSI PARTE CIVILE DA PARTE DELLA CITTA’
•CHIAREZZA DI INDIRIZZI DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
•PREVENZIONE E VIGILANZA DEL TERRITORIO
•BENESSERE ORGANIZZATIVO
•RESPONSABILIZZAZIONE E MOTIVAZIONE
•FORTE INCENTIVAZIONE ECONOMICA (agendo sulle indennità previste dal contratto integrativo)
•AFFIANCAMENTO ALLE FORZE DELL’ORDINE
•RIPRISTINO NUCLEO NOMADI, SQUADRA MINORI, VIGILE DI PROSSIMITA’, NUCLEO ECOLOGIA e POLIZIA EDILIZIA TERRITORIALE
•FORMAZIONE DEL PERSONALE
•PROSPETTIVE DI CARRIERA
•RICONOSCERE E PREMIARE IL MERITO
•MENO BUROCRAZIA E PIU’ SERVIZIO AL CITTADINO
•UFFICIO DEL CORPO INSERITO TRA QUELLI A MAGGIORE RILEVANZA

L’Amministrazione deve pertanto:
•Perseguire obiettivi di efficacia ed efficienza quindi procedere a verifica e revisione degli indirizzi politici e amministrativi a favore della sicurezza
•Garantire ampia flessibilità sulle determinazioni operative e gestionali
•Assicurare fondi dedicati al Corpo di Polizia Municipale
•Essere consapevole che la PM è organo di polizia giudiziaria senza limitazione di competenza per materia (circolazione ma anche fatti di rilevanza penale) se non territoriale
•Essere consapevole che la PM espleta servizi di pubblica sicurezza (art. 3 L.65/86)
•Essere consapevole che maggiori investimenti portano maggiore efficienza (a Milano un vigile costa 52.000 euro/anno, a Torino 47.000 euro/anno; multe fatte a Milano 0,69 contro 1,24 di Torino– dati Civicum)
•Per la legge 65/86 i compiti della Città sono quelli di esercitare le funzioni di polizia locali, di dirigere politicamente il servizio, di regolamentare la gestione e l’organizzazione del servizio