Il Corpo di Polizia Municipale per la sicurezza di Torino – proposta
Posted on 10 Luglio 2011 in NOTIZIE UTILI, PROPOSTE
IL CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE PER LA SICUREZZA DI TORINO
Obiettivi:
- Maggiore controllo del territorio
- Affiancamento alle forze dell’ordine (polizia e carabinieri)
- Indirizzi di ordine pubblico
- Riorganizzazione del Corpo di Polizia Municipale
- Forti incentivazioni economiche (agire sulle indennità)
- Sì alla responsabilizzazione
- Sì alla conoscenza del territorio
- Dirigenza territoriale di carriera
Azione:
- Riorganizzare tenendo conto di tre componenti: età, qualità, disponibilità
- Creare una task force (composta per 2/3 di uomini di carriera e per 1/3 da uomini di fiducia del Sindaco) che declini gli indirizzi politici in azioni amministrative
- L’80% del personale sempre in servizio purché avvenga su base volontaria e con una incentivazione economica maggiore di quella attuale.
- 300 uomini negli uffici; 1700 sul territorio
- Conferma del personale di supporto (negli uffici) in quanto indispensabile alle azioni sul territorio
- Efficacia del decentramento; oggi il regolamento prevede che il controllo sia fatto dagli ispettori capo e dalle posizioni organizzative ma molte volte succede che il Comando snatura questa prerogativa distogliendo uomini dal territorio per azioni di carattere generale meno utili
- Regole di autotutela ossia chiunque indossi la divisa deve avere la garanzia che, raggiunti i limiti di età (verso i 55 anni) deve poter essere ricollocato mantenendo lo stesso trattamento economico
- Attuare il principio del decentramento: comando decentrato, azione decentrata, responsabilità sugli obiettivi, onori e oneri in caso di raggiungimento o non degli obiettivi (oggi le PO firmano degli obiettivi con conferma dell’incarico se raggiungono almeno 82 punti; se sono sotto il limite hanno una proroga di 6 mesi; verificare la loro rimozione se non raggiungono gli obiettivi)
- dare una declinazione univoca al significato di disagio che non può essere soggetto ad interpretazioni (ad esempio freddo, inquinamento, delinquenza,…)
- sul disagio adottare solo due tabelle invece di quattro; una C per il ruolo amministrativo (circa 70 persone) ed una A per tutti coloro che hanno le stesse condizioni di disagio o assimilabili, come l’ufficio verbali e l’ufficio comando
- verificare le professionalità, l’età, la disponibilità per capire chi è idoneo al lavoro interno (supporto) e chi invece può andare all’esterno
- verificare l’età dei vigili urbani; iniziare una politica di svecchiamento
- la riorganizzazione deve partire dopo un anno dalla stesura del progetto in modo che da quel momento in poi ci siano regole certe e inequivocabili
- la scuola vigili ha un capitolo nel bilancio. Occorre che sia resa più efficace ed efficiente
- Il corpo dovrebbe avere questa riorganizzazione: 1 Direttore, 1 Vice direttore, 20 dirigenti, 40 posizioni organizzative con capacità decisionale per consentire la copertura delle 24 h, personale
- Chiudere tutte le pendenze dei ricorsi (ad esempio D3 ufficiali e D3 sottoufficiali, stabilire i gradi senza equivoci,…)
- Forti motivazioni economiche per tutto il corpo
RIEPILOGO:
- PIU’ VIGILI SUL TERRITORIO
- PIU’ SICUREZZA
- RIORGANIZZAZIONE DEL CORPO
- TASK FORCE DI GESTIONE CHE RIORGANIZZA IN BASE AGLI INDIRIZZI POLITICI
- FORTI MOTIVAZIONI ECONOMICHE PER TUTTI
- DIRIGENZA TERRITORIALE PROVENIENTE DALLA CARRIERA
- DECENTRAMENTO VERO
- DEFINIZIONE DEL DISAGIO
- AZIONE SULLE INDENNITA’
- UTILIZZO DEL PERSONALE IN BASE ALL’ETA’, ALLA QUALITA’ E ALLA DISPONIBILITA’