Al Mercato di Porta Palazzo: i terroristi sono tra noi. Tronzano (Fi) “Sicurezza proporzionale agli investimenti fatti nelle forze dell’ordine” – NewsItalia Live

Al Mercato di Porta Palazzo: i terroristi sono tra noi. Tronzano (Fi) “Sicurezza proporzionale agli investimenti fatti nelle forze dell’ordine” – NewsItalia Live

Gli attentati di Parigi e le minacce provenienti dall’Isis hanno alimentato la paura tra i cittadini del capoluogo piemontese. I fatti accaduti in Francia non hanno lasciato indifferente i torinesi di Porta palazzo quartiere multietnico tra i più popolosi del capoluogo piemontese “Ci sono rimasta male – ha commentato una torinese sui social network – sono stata al mercato di Porta Palazzo, il più grande d’Europa, ed ho notato che lì nessuno parla. Sono quasi tutti extracomunitari, visto il silenzio, ho fatto un accenno a quanto successo a Parigi. La risposta è stata: visi soddisfatti come se avessero vinto una guerra. Non capisco…rifletto e penso che i terroristi sono tra noi !”. Parole dettate da paura e preoccupazione, sentimenti che convivono con rabbia e senso di impotenza.

Vogliano uno stato che dia sicurezza e garantisca la libertà di ognuno. – ha commentato Andrea Tronzano capogruppo di Forza Italia a TorinoServe dirigere le nostre energie verso chi ci ha dichiarato guerra. Solidarietà operativa per un’unità nazionale che non deve diventare pretesto per omologare il pensiero e annichilire chi non si allinea al pensiero dominante. Un errore che anche a Torino rischiamo di fare. Da parte nostra – ha aggiunto Tronzanovogliamo dire che l’Isis è il male assoluto. Da loro ci separano ottocento anni di storia che hanno portato gli stati occidentali ad evolversi e considerare la libertà di espressione e di religione come elementi acquisiti e indiscutibili del vivere quotidiano. Elementi che loro non hanno perché l’Isis è rimasto al medioevo. Credo poi sia prematuro parlare di società multiculturale, al massimo si può definire multietnica. Non è ancora maturo il tempo in cui la religione islamica si possa considerare adeguata al pensiero occidentale. Per questo dare per scontato che lo ius soli sia un elemento funzionale all’integrazione, è un errore. Anche i morti russi causati dall’Isis sui cieli egiziani sono da ricordare e commemorare. Infine, va considerato che abbiamo la sicurezza proporzionale agli investimenti prodotti a partire dalla polizia locale, cui potremmo decidere di incrementare le risorse in fase di assestamento di bilancio per metterla in condizione di aumentare i controlli sul territorio”.

FEDERICA BOSCO