Alcol, fumo, gioco e sindacati: il Comune dice no agli sponsor – CronacaQui

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La maggioranza si spacca sulla riforma del regolamento su contratti e appalti.

Va bene che quello del “Pecunia non olet” è un principio che forse trovava davvero applicazione solo ai tempi di Roma antica. Ma all’interno della stessa maggioranza c’era anche chi avrebbe preferito che in tema di sponsorizzazioni restasse un po’ di discrezionalità nelle scelte. E invece, con la votazione risicatissima dell’articolo 28 del nuovo regolamento sui contratti e gli appalti – passato con 14 voti a favore e 13 contrari – il Comune di Torino mette una pietra tombale su qualunque sponsorizzazione garantita da privati che operano nei settori del gioco d’azzardo, degli alcolici, del tabacco o che abbiano riferimenti di carattere pornografico. Non solo: a non poter finanziare attività dell’amministrazione sarà anche la «propaganda politica, sindacale o a sfondo religioso». Lo stesso vale per i messaggi a sfonda razzista.
Una decisione che oltre a privare l’amministrazione di una potenziale fonte di entrate come nel caso delle stazioni del ToBike griffate con il logo della Sisal – ha nuovamente diviso la maggioranza che sostiene il sindaco Piero Fassino. (…)

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il capogruppo del Pdl, Andrea Tronzano: «Il gioco d’azzardo può diventare una malattia e chi gioca lo sa. Proibire le sponsorizzazioni del tutto è forse una esagerazione. Bisogna rispondere creando lavoro e facendo capire che la società è vicina a chi soffre per carenza di mezzi economici». (…)

[p.var.]

11.09.12_ToCronaca_Consiglio