Undici domande al sindaco, forse qualcun’altra si aggiungerà nei prossimi giorni, molte retoriche, alcune delle quali di cui si sa già la risposta: così il Popolo delle Libertà vuole affrontare il “caso Amiat” che, secondo i consiglieri comunali, costa troppo e rappresenta un esempio di malagestione dei fondi pubblici. In primis, il Pdl contesta al Comune il vertiginoso aumento di debito nei confronti della società partecipata (+43 milioni negli ultimi tre anni) costringendo la stessa azienda ad indebitarsi per pagare stipendi e fornitori dando vita ad un circolo vizioso. “Considerando – sottolinea il capogruppo Pdl Andrea Tronzano – che i costi dell’azienda sono passati sono lievitati dai 136 milioni del 2008 ai 169 del 2012, a fronte di una riduzione del tonnellaggio dei rifiuti da 586mila tonnellate annue a 470mila nello stesso periodo di tempo, possiamo affermare che i cittadini stanno pagando un servizio che nel tempo sta peggiorando”. Nel mirino del Pdl ci sono anche le operazioni cilene di Amiat, con l’investimento nell’azienda Ecosider che avrebbe già provocato perdite superiori al milione di euro e la possibile evasione della tassa da parte di una parte consistente delle aziende torinese: “alla Camera di Commercio – evidenzia Tronzano – sono registrate 112mila aziende, mentre ci risulta che siano poco più di 70mila le imprese che pagano la Tarsu”. (…)
E. Ropolo
