Approvato il regolamento di disciplina della “TASI” – Comunicato Stampa Città di Torino

Approvato il regolamento di disciplina della “TASI” – Comunicato Stampa Città di Torino

Una mozione appello al Governo per una moratoria per i ritardatari

Il Consiglio comunale ha approvato nel pomeriggio odierno il regolamento di disciplina della “Tasi” con 24 voti favorevoli, sei contrari ed una astensione. Dopo il dibattito e molte votazioni, il voto finale.
Introducendo il dibattito l’Assessore al Bilancio e ai Tributi, Gianguido Passoni, ha ricordato che non era nella potestà dell’Amministrazione concedere una dilazione della scadenza di pagamento del tributo ed ha richiamato la Legge 23 dicembre 2000, n. 388, e la Legge 28 dicembre 2001, n. 448: “il termine per deliberare le aliquote e le tariffe dei tributi locali, (…) nonché per approvare i regolamenti relativi alle entrate degli enti locali, è stabilito entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. I regolamenti sulle entrate, anche se approvati successivamente all’inizio dell’esercizio purché entro il termine di cui sopra, hanno effetto dal 1 gennaio dell’anno di riferimento”.
Il regolamento approvato oggi assume quanto già deliberato nei mesi scorsi e noto ai cittadini sulla base imponibile, le aliquote, gli immobili soggetti o non soggetti al tributo e i termini per il pagamento, e regola il regime di esenzioni, agevolazioni, detrazioni, accertamenti e riscossioni forzate.
Inoltre all’articolo 19 prevede il rimborso della quota Tasi versata in eccesso, qualora sia dimostrato che il contribuente abbia versato per lo stesso immobile, a parità di condizioni (composizione del nucleo famigliare, superfici e classificazione dell’immobile ecc.) un importo maggiore rispetto all’Imu versata nel 2012.

Il dibattito:

Andrea Tronzano – Forza Italia: Tre sindaci, Renzi, Delrio e Fassino stanno incidendo negativamente sui cittadini con questa tassa. Hanno partorito una patrimoniale, la Tasi, basata sulla rendita catastale. I tre non hanno voluto comprendere che gli italiani non ce la fanno più, e considerano nuovamente la casa come reddito.
Noi diciamo che il lavoro e le imprese sono ipertassate, e ora mettiamo una tassa sui nostri padri che avevano acquistato una casa per la propria famiglia e i cui figli sono disoccupati.
Ultimo dato, chiediamo che (come chiesto nell’emendamento) arrivi un fac-simile del modulo F24 ai cittadini che gli permetta di avere una base di calcolo certa. (…)

Una mozione di accompagnamento concordata tra maggioranza e opposizione e approvata con 28 voti favorevoli uno contrario e tre astensioni, rivolge un appello al governo per una moratoria sino al 30 giugno sull’applicazione delle sanzioni ai ritardatari. La mozione recita “nel momento in cui il Ministero delle finanze lo consenta alle amministrazioni comunali con apposito provvedimento normativo a non applicare sanzioni ed interessi di mora per mancati o ritardati pagamenti Tasi entro il 30 giugno”.