Basta vetro e lattine in strada: Io stop entra nel regolamento – CronacaQui

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Divieti in vigore dalle 23 alle 7. Nuovi obblighi per i gestori, stretta per la quiete.

La prima innovazione che il Comune di Torino ha voluto introdurre nella sua lotta contro gli eccessi della movida è di passare da uno stato di contingenza a uno normato in un regolamento. Così il divieto di vendita per bevande in contenitori di vetro e lattine dalle 23 alle 7 del mattino successivo entrerà a far parte del regolamento di polizia urbana della Città. Lo stop, però, non verrà esteso a tutta la città, ma come già accade oggi per le ordinanze anti-vetro ciclicamente emesse dall’amministrazione sarà applicato solo nelle zone più calde, indicate da apposita delibera di giunta. Probabile, quindi, che verranno confermati i divieti per piazza Vittorio, Quadrilatero, San Salvario oltre che per le zone della periferia dove è particolarmente alta la concentrazione di minimarket.

Ma la riforma del regolamento di polizia urbana prevede anche una stretta per quanto riguarda il mancato rispetto della quiete pubblica e delle regole di buon vicinato. È quindi confermata la prescrizione che impegna i gestori dei locali a interrompere la musica all’esterno dei locali o nei dehor dalle 23 alle 7 del mattino. Lo stesso orario durante il quale, e si cita testualmente, «la propagazione di suoni e rumori non sia udibile ad una distanza di almeno 15 metri dai locali nei quali si svolge l’attività». Nuove prescrizioni, per buona parte mutuate dai patti da bar già sottoscritti con gli esercenti in piazza Vittorio, sono previste anche a carico dei gestori. La riforma dell’articolo 44 bis li impegnerà, avvalendosi dei propri addetti, ad invitare gli avventori a tenere comportamenti «confacenti alla civile convivenza e, comunque, a concorrere fattivamente affinché non si verifichino situazioni incompatibili con le normali condizioni della vivibilità urbana».

«Peccato – fa notare il capogruppo del Pdl, Andrea Tronzano – NON siano contemplati i locali in concessione per attività estiva e le discoteche all’aperto. Se il regolamento rimanesse così sarebbe come dire che la Città non vuole tutelare il riposo dei cittadini. Abbiamo però ottenuto garanzie che verrà modificato». [en.rom.]

11.07.13_ToCronaca_Regolamento