BILANCIO Preventivo 2015: il dibattito – Ufficio Stampa Città di Torino

BILANCIO Preventivo 2015: il dibattito – Ufficio Stampa Città di Torino

Si è aperto oggi pomeriggio in Consiglio comunale il dibattito sul Bilancio preventivo 2015 e sulla relazione dell’assessore Gianguido Passoni. Di seguito gli interventi dei consiglieri comunali.

Andrea Tronzano – Forza Italia
Affrontiamo l’ultima discussione sul bilancio preventivo di questa Amministrazione, ancora in ritardo.
Il presidente del Consiglio Renzi ha detto che l’Italia non è più il Paese delle tasse, ma le scarica sui Comuni.
Torino paga 1 miliardo e 100 milioni di tasse e si prevede un aumento per i prossimi due anni. Ciò significa che se prendiamo in considerazione 500mila cittadini ognuno versa 200 Euro/mese di tasse. Questo per appianare i debiti delle passate amministrazioni e i debiti contratti non sono sempre virtuosi.
Il primo obiettivo è quindi quello di abbassare le tasse. Le risorse si trovano anche con la vendita delle partecipate, che voi non avete venduto per ragioni di consenso. Siamo riusciti ad abbassare gli indici di copertura delle mense scolastiche ma lo stesso dovrebbe esser fatto anche negli asili nido, nelle case di ricovero e in quelle di riposo.
Vorrei portare qui in sala Rossa il tema della movida, anche se già affrontato in commissione.
Oggi, per quanto riguarda le sanzioni solo l’1,06% deriva dai regolamenti (come l’acustico) e la quasi totalità dalle infrazioni stradali e questo perchè è molto più semplice controllare le macchine che il territorio. Lo scorso anno ci sono state solo 52 sanzioni per l’inquinamento acustico! Si deve dare un segnale ai cittadini perchè se esiste il diritto allo svago esiste anche quello al riposo e al benessere dei cittadini. La pressione fiscale è troppo alta rispetto ai dehor, perchè non si possono abbassare queste tasse e aumentare le sanzioni contro i regolamenti almeno in via sperimentale? A fronte della della diminuzione delle tasse si chiede ai locali di chiudere i dehor alle ore 24 dal lunedì al giovedì e la domenica.
Anche per la pulizia dei luoghi della movida (che ci costa 5,5 milioni/anno) può diventare una fonte di sanzioni.
Infine presento la mia mozione di accompagnamento alla delibera di Bilancio che intende andare verso quei piccoli commercianti (soprattutto in via Nizza) che si vedono negare (per mancata conoscenza) quei finanziamenti che gli spettano e quindi si invita il sindaco a interloquire con l’Abi affinchè questa situazione si sblocchi.
(…)