Buoni pasto, «i ribassi del Comune li paghiamo noi baristi» – CronacaQui

Buoni pasto, «i ribassi del Comune li paghiamo noi baristi» – CronacaQui

«Il Comune risparmia, ma il rischio è che a pagare siano bar e ristoranti». Sono sul piede di guerra gli esercenti convenzionati con “Qui Ticket”, il fornitore di buoni pasto che ha vinto l’appalto bandito dalla Città per i pasti dei propri dipendenti. Il ribasso di gara spiegano dall’Epat – è stato di circa il 18 per cento. La commissione applicata dal gestore agli esercenti sarà del 4,85 per cento, ma c’è il timore di un “recupero” attraverso balzelli introdotti all’ultimo. Come, per esempio, i 42 centesimi di commissione che Qui Ticket applicherà a ogni singola transazione.

Il Comune, che ha deciso l’assegnazione dell’appalto tramite Consip, la centrale acquisti nazionale della pubblica amministrazione, «avrà ottenuto uno sconto maggiore – dice il vicepresidente Epat, Paolo Troccoli – ma la società fornitrice dei ticket si rivale sui commercianti». Le condizioni sono queste: in base al capitolato, l’azienda applica agli esercenti una commissione del 4,85% sui pagamenti ricevuti tramite ticket.
Ma il ribasso con cui ha vinto l’appalto è ben superiore (il 18%). E questo fa temere ai commercianti che, almeno una parte di questa differenza, venga scaricata su di loro.

I 42 centesimi a transazione, per esempio, stando ai calcoli dell’Epat, portano la percentuale di commissione reale all’I 1,75%. Inizialmente molti commercianti, grazie al passa parola, non hanno aderito all’offerta di Qui Ticket (che partirà il 1° dicembre e durerà 4 anni) in attesa di capire gli sviluppi della vicenda. Ma alla fine hanno accettato le condizioni, «perché se si lavora nei pressi del municipio – spiega Troccoli – è impensabile escluderne i dipendenti».

Sul tema è intervenuto il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Andrea Tronzano: «Chiedo che l’amministrazione verifichi la sostenibilità dell’offerta e se essa corrisponda a quanto previsto dal bando – ha detto -. Sono in ballo centinaia di posti di lavoro». [al.ba.]
27.11.14_ToCronaca_Ticket