«Così paghiamo i rifiuti due volte È una patrimoniale sulle imprese» – CronacaQui

«Così paghiamo i rifiuti due volte È una patrimoniale sulle imprese» – CronacaQui

Il parallelismo più calzante è forse quello del segretario generale dell’Api torinese, Roberto Degioanni: «Avanti di questo passo, la Tares rischia di essere più odiata dell’Irap». Detto da chi fa impresa, non è certo un complimento. Ma se in commissione ambulanti e ristoratori se l’erano presa con aumenti che rischiano di toccare il 20%, i rappresentanti di artigiani e di Pmi la nuova tassa rifiuti la criticano dalle fondamenta. Perché ad andare di traverso non è tanto il rincaro medio del 4%, quanto la decisione di calcolare la nuova tassa come se laboratori e officine fossero immobili qualunque, «dimenticandosi che quelli sono luoghi di lavoro dove si produce e si dà occupazione, non semplici “beni”» ha ieri ricordato Degioanni in Comune. E se si aggiunge che il meccanismo stesso della Tares rischia di creare disparità tra Comuni e Comuni, oltre che a Torino i coefficienti sono stati calcolati in base a una ricerca commissionata dall’Ipla nel 1996 e poi aggiornata dall’Amiat solo parzialmente, è facile immaginare che le previsioni di Degioanni si riveleranno esatte. «Almeno avrebbero potuto avvicinare al pareggio i costi sostenuti dalle utenze domestiche e da quelle non domestiche – ha aggiunto il segretario della Cna Paolo Alberti – e invece il grosso è rimasto sulle spalle delle aziende. Ce lo dicano subito: la Tares deve coprire il conferimento in discarica o è una patrimoniale?». Il pericolo che gli artigiani vorrebbero scongiurare è anche un altro: pagare due volte. «Perché lo smaltimento di molto rifiuti, speciali o industriali, ce lo paghiamo già noi, attraverso altri privati» ha specificato Degioanni. «La speranzaha concluso il capogruppo del Pdl in Sala Rossa, Andrea Tronzanoè che l’assessore recepisca almeno il rapporto tra utenze domestiche e utenze non domestiche. Dobbiamo fare in modo che le aziende mantengano l’occupazione». [p. var.]

18.10.13_ToCronaca_Rifiuti