«Decisione indegna per un Paese civile» – Il Giornale del Piemonte

«Decisione indegna per un Paese civile» – Il Giornale del Piemonte

Il mondo della politica e del sindacato guardano perplessi e increduli alla sentenza che impone alla Fiat di assumere degli operai iscritti alla Fiom nello stabilimento di Pomigliano in virtù di una precedente discriminazione. «Rispettiamo le decisioni della magistratura, ma riteniamo che le assunzioni non possano forzosamente seguire criteri legati al colore sindacale, o a distinzioni basate su dati sensibili», osserva il segretario nazionale dell`Ugl metalmeccanici, Antonio D`Anolfo. «Non dobbiamo dimenticare prosegue – che Pomigliano è una newco e che nessun lavoratore è entrato con una tessera sindacale già in tasca». «Non vorremmo – spiega – che si creassero lavoratori di serie A e di serie B e che di fatto si verificasse un`iniqua posizione di vantaggio per i dipendenti iscritti alla Fiom, a discapito di persone che, oltretutto, hanno creduto e sostenuto il progetto della Nuova Panda». Il capogruppo del Pdl in Comune Andrea Tronzano considera «indegno per un Paese civile che si assumano persone per la tessera sindacale discriminando altri lavoratori in Cig. Penso poi che questa sentenza aiuti la Fiat ad abbandonare l`Italia. Si sono tutelati dei diritti, ma dall`altra parte si sancisce una parzialità incivile a favore di un sindacato che ha sempre tutelato tanti che pensano che lavorare sia un optional». Anche Franco Papotti, consigliere provinciale del Pdl, parla di un provvedimento «che andrà letto nel merito e la sentenza compresa nelle sue ragioni ma, a questo punto, non vorrei che il risultato, letto agli estremi di una sentenza di questo tipo, possa essere in futuro una minor tutela per i lavoratori senza tessera Fiom».

22.06.12_GiornalePiemonte_Tessere