Alessandro Cattaneo, responsabile della formazione di Forza Italia ha dichiarato “Ha vinto contro tutti: stampa, sondaggi, vip e poteri forti. Personalmente non mi iscrivo ora al fans club di Trump, ma continuo a essere iscritto al gruppo di coloro che credono che la democrazia sia una gran bella cosa”. “E’ la vittoria di chi vuole meno tasse, di chi vuole poter lavorare serenamente, fare profitto e occupazione” fa eco dalla sua pagina facebook Andrea Tronzano ex capogruppo Fi in consiglio comunale a Torino. Sulla stessa lunghezza d’onda Gloria Zanardi consigliere comunale di forza Italia a Piacenza che ha scritto “Alla faccia dei moralisti, dei perbenisti e della loro presunzione. Ammiro sempre chi vince contro ogni previsione, con il popolo dalla sua parte”. Ancora più analitica la disamina di Andrea Gorgati consigliere forzista di Mantova che dopo un viaggio negli States aveva la chiara percezione che Trump avrebbe vinto a dispetto di tutti i pronostici. “Trump non ha vinto, ha stravinto contro tutto e tutti ed ha travolto Clinton, democratici e repubblicani. L’America rozza, ma vera, l’America delle working class che hanno perso lavori e che hanno visto stravolta la propria vita ha fatto sentire la sua voce. Dal 1928 il Presidente non vinceva elezione, Camera e Senato contemporaneamente. Ricordo, infine, che Renzi è stato il primo presidente del consiglio italiano a dire chiaramente che sperava in una vittoria della Clinton, auguri al buon Matteo perché non credo Trump sia uno dalla memoria corta”.
E proprio alla presa di posizione del nostro presidente del consiglio è corso il pensiero dell’Europarlamentare Stefano Maullu “Le ingerenze nella politica interna di altri paesi è sempre sbagliata” sono le parole dell’On. Europeo di Forza Italia. “Se fatta con la gravità del Presidente del consiglio, nella retorica dello speriamo sia femmina, è anche peggio. Credo sia il momento, come centrodestra italiano, di fare una riflessione – ha aggiunto – Trump è un maestro, ma le sue battaglie più di successo: immigrazione, difesa degli interessi economici nazionali e non interventismo hanno profonde radici Europee. Quindi semmai è lui ad aver preso lezioni da noi. Dobbiamo essere orgogliosi delle nostre radici, gli altri le ammirano, come questa storica notte insegna. E da queste radici dobbiamo elaborare una vera e propria politica di ricostruzione dell’Italia, partendo dal suo ruolo da protagonista nel Mediterraneo e in Europa”.
FEDERICA BOSCO