Dopo l’Italia tocca al Comune di Torino «Rating tagliato e sotto osservazione» – CronacaQui

Dopo l’Italia tocca al Comune di Torino «Rating tagliato e sotto osservazione» – CronacaQui

La comunicazione è arrivata sul tavolo dell’assessore al Bilancio del Comune, Gianguido Passoni, nella serata di venerdì. La busta recava l’intestazione di Standard&Poor’s, l’agenzia di rating diventata lo spauracchio dei governi di mezza Europa. All’interno, la comunicazione che la valutazione della Città di Torino è stata rivista al ribasso da A a tripla B+, la stessa dell’Italia. Un declassamento figlio appunto dalla revisione al ribasso che S&P ha appioppato all’Italia lo scorso 13 gennaio, al quale si accompagna anche un creditwatch negativo. In termini più comprensibili, i conti della Città sono stati messi sotto osservazioni con implicazioni negative per le prossime settimane, quando potrebbe arrivare un’ulteriore revisione al ribasso del rating. «Colpa – spiegano dalla sede milanese dell’azienda – della ridotta liquidità del Comune di Torino, come abbiamo potuto appurare da una comunicazione della fine del 2011. Non vogliamo creare alcun allarmismo, semplicemente ci limitiamo ad analizzare un dato puntuale. Se questo si rifletterà anche sul 2012 valuteremo se abbassare ulteriormente il rating a un livello inferiore alla tripla B+».
Per quanto riguarda il declassamento sullo stesso livello dello Stato italiano, il Comune di Torino ha seguito la stessa sorte delle altre 13 amministrazioni locali seguite da Standard&Poor’s, tra le quali la Città di Genova, Milano, Roma, Bologna, Firenze oltre che le Regioni Friuli Venezia-Giulia, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Umbria e Sicilia. «Questo – continuano da Milano – a causa della profonda dipendenza dalle entrate che gli Enti Locali hanno nei confronti dello Stato sovrano». Una spiegazione che non basta al capogruppo del Pdl, Andrea Tronzano: «Le agenzie di rating non sono il Vangelo, ma si conferma quanto detto dalla Corte dei Conti oltre all’assenza di riforme strutturali che la Giunta non è in grado di proporre. Hanno creato un sistema dispersivo con sempre troppe spese senza copertura». [p. var.]

31.01.12_ToCronaca_Reting