“E vero, Marchionne ha molti meriti ma su Mirafiori mantenga gli impegni” – La Repubblica

“E vero, Marchionne ha molti meriti ma su Mirafiori mantenga gli impegni” – La Repubblica

“Marchionne ha meriti ma rispetti gli impegni”
L’Analisi di Piero Fassino sulla vicenda Fiat fa discutere. Soprattutto l’affermazione del sindaco sul fatto che «sottovalutare i successi di Marchionne ha contribuito in questi anni ad alimentare le tensioni». (Segue)

Imprese e sindacati replicano alla provocazione di Fassino.
Affermazione contenuta nell’intervista rilasciata a Repubblica, ieri. «Sarebbe utile – diceva il sindaco – riconoscere a Marchionne i meriti che indubbiamente ha» come quello di «aver salvato la Fiat con l’operazione Chrysler» e di «aver salvato la ex Bertone con la produzione della Maserati». «Questo non significa – aveva aggiunto – che si debba sempre lodare la Fiat o approvare tutto ciò che viene detto al Lingotto. Ma certo se chi fa si vedesse riconosciuto il merito, il clima migliorerebbe».

Davvero è stato sottovalutato il peso delle scelte di Marchionne sul sistema produttivo italiano e torinese? La domanda fa emergere i diversi punti di vista nel gruppo dirigente cittadino. A conferma di quanto facciano discutere in città le scelte dell’ad del Lingotto. I principali gruppi politici sono sostanzialmente in linea con il sindaco. (…)

Anche per il dirimpettaio di Lo Russo, il capogruppo Pdl, Andrea Tronzano, «Fassino non ha torto perché ciascuno deve fare la sua parte per aiutare la Fiat a rimanere in Italia. Che non significa solo riconoscere i successi dell’ad, ma anche creare infrastrutture e regole per favorire gli investimenti. Penso che gran parte dei partiti e dei sindacati la pensi così. Con l’eccezione della sinistra radicale e della Fiom».

Dal fronte imprenditoriale viene apprezzata la posizione del sindaco: «Faccio mie le parole del presidente di Confindustria Squinzi», dice il leader degli imprenditori piemontesi Gianfranco Carbonato. E spiega: «In qualsiasi Paese del mondo chi annuncia un investimento viene accolto con le braccia al collo. Da noi invece nascono comitati contro». Una tesi che sembra collimare con l’analisi di Fassino. E che viene da una associazione, Confindustria, che Marchionne ha lasciato in polemica due anni fa. Tornerà la Fiat come socio in via Vela? «Tutti ce lo auguriamo», risponde Carbonato. La presidente dell’Ascom, Maria Luisa Coppa, appoggia l’analisi di Fassino perché vede «nelle prese di posizione di Marchionne la voce di un manager che ha la possibilità di dire quel che i piccoli imprenditori non possono dire, sul sistema Italia e sulle regole del lavoro».

Come era inevitabile le reazioni più contrastate all’analisi del sindaco vengono dal sindacato. Perplessità tra le confederazioni. (…) [P.Griseri]

12.07.13_Repubblica_Fiat