Elemosina sul tram. Il Comune dice stop – Il Giornale del Piemonte

Elemosina sul tram. Il Comune dice stop – Il Giornale del Piemonte

Tronzano chiede nuove regole a Gtt.  Lubali:  «Obbligati a tutelare i minori»

Bambini accattoni ridotti in stato di schiavitù. Bambini sui tram con occhi tristi obbligati a chiedere l’elemosina agli adulti. Bambini sempre più piccoli, inconsapevoli, a cui hanno tolto l’infanzia, il gioco, perfino le scarpe, i vestiti, la gioia di vivere. I conducenti di tram e autobus dovranno d’ora in avanti allenare «immediatamente» le forze dell’ordine qualora sui mezzi pubblici si commettano reati come l’accattonaggio molesto o lo sfruttamento di minori, senza passare per la segnalazione alla centrale attraverso la radio di bordo. Dovranno allenare loro polizia o carabinieri.

Zingari e strimpellatori di fisarmonica con bambini al seguito sono avvertiti. L’obbligo di eseguire la segnalazione alle forze dell’ordine diventerà probabilmente tassativo per volontà dell’assessore ai Trasporti Claudio Lubatti che è orientato ad accogliere la richiesta del consigliere del Pdl Andrea Tronzano che ha chiesto di far intervenire direttamente i controllori o i conducenti per far scattare l’arresto. «Non è soltanto questione di ordine pubblico. I bambini devono essere tutelati, è vergognoso rimanere inermi di fronte a questo fenomeno, non è da Paese civile una cosa del genere. E tra l’altro l’azienda – dice il consigliere del Pdl – rischia di incappare nel reato di favoreggiamento che scatta al momento in cui si consuma il misfatto». Le linee urbane (soprattutto 13-15-9-16) ultimamente sono prese d’assalto da zingari che salgono sui mezzi suonando la fisarmonica, si fanno scarrozzare per un paio di fermate e poi scendono. Molto spesso senza biglietto ma con al seguito bambini che ondeggiano tra i passeggeri a chiedere l’elemosina, un reato evidente. Molti pur di farli scendere in fretta aprono il portafogli, altri lasciano correre. «Fino a prova contraria sfruttare i bambini è un reato molto grave» insiste Tronzano che ha depositato un ordine del giorno in cui chiede a Gtt di introdurre l’obbligo di segnalazione del reato alle forze dell’ordine senza filtri della centrale operativa e di far affiggere sui mezzi pubblici la segnaletica di divieto di accattonaggio e dello sfruttamento dei minori. L’assessore chiamato in causa da Tronzano si è detto disponibile ad affrontare la questione. «Non so se si possono mettere i cartelli – dice Claudio Lubatti – forse ci sono regolamenti che lo impediscono ma in effetti il problema esiste, l’infanzia va difesa, costi quel che costi, al netto del fatto che effettivamente c’è il rischio che Gtt possa diventare anche complice di illegalità». Nella migliore delle ipotesi l’allontanamento di minori dalla scuola per non parlare dello sfruttamento vero e proprio. I controllori svolgono una funzione di deterrente, possono chiedere di esibire i documenti di viaggio ma non sono pubblici ufficiali e dunque non possono arrestare in flagranza, compito che spetta alle forze dell’ordine le quali devono essere allenate dal personale di Gtt, ma non direttamente. La radio di bordo è collegata con la centrale la quale a sua volta è collegata con la questura. Solo in casi gravi però scatta l’intervento vero e proprio della pattuglia che arriva sul posto.  (A. COSTA)

RESPONSABILITÀ
L’azienda potrebbe essere colpevole di favoreggiamento dello sfruttamento minorile

12.05.12_GiornalePiemonte_Elemozina