È polemica in Provincia e in Comune sulla scuola «Italo Calvino» di via Zumaglia, a Torino. A scatenarla sono i consiglieri provinciali di Forza Italia, Carlo Giacometto ed Ettore Puglisi e il capogruppo del partito di Berlusconi in Comune, Andrea Tronzano.
Già lo scorso anno la scuola elementare di via Zumaglia era finita sotto l’occhio del ciclone per una paventata chiusura della sede scolastica a favore dei laboratori didattici mettendo in subbuglio i genitori, ed anche le realtà commerciali, che ruotano attorno a tale istituto. Unica scuola elementare rimasta in borgata Parella, nella zona compresa tra corso Lecce e corso Montegrappa, è punto di riferimento per molti genitori ma anche per la realtà socio economica di zona. Anche quest’anno però, dopo il salvataggio dell’anno prima, torna di moda il voler chiudere questo edificio scolastico. Un’ordine del giorno in Consiglio Comunale targato Partito democratico, infatti, vorrebbe bloccare le iscrizioni al prossimo anno scolastico portando a conclusione il ciclo scolastico per poi destinare completamente l’edificio ai laboratori.
Una circostanza che ha scatenato l’immediata reazione dei consiglieri di Forza Italia. «Questa campagna mediatici – attaccano -, al limite del denigratorio, porta più danni che benefici. Come si può pensare di lasciare un’area cosi vasta senza una scuola elementare? Quale ulteriore disagio dovranno affrontare i genitori e le attività commerciali di zona?».
«Il Comune di Torino – rincara la dose Tronzano, da Palazzo Civico – dovrebbe iniziare a pensare a risolvere i problemi dei cittadini e non, come troppo spesso fa, a complicare la vita con simili azioni che danneggiano un’intera comunità e privala stessa di punti di riferimento storici della zona».
«Una cosa è certa – proseguono i tre esponenti azzurri – e cioè che tra pochi giorni inizieranno le iscrizioni alle scuole elementari e ci auguriamo, ed in questa direzione invieremo lunedì una lettera al Direttore Scolastico Regionale, che il Miur intenda confermare le iscrizioni alla Calvino per i genitori e per un territorio che non merita ulteriori disagi». [M.Tra]
