Gtt, approvate le modifiche «La vendita sarà più facile» – CronacaQui

Gtt, approvate le modifiche «La vendita sarà più facile» – CronacaQui

Invocati e scongiurati scenari da tragedia, fatta la morale alle scelte politiche dell’amministrazione sulla vendita delle partecipate e poche pulci alla delibera «urgente», consegnata a tutti i consiglieri già emendata dalla giunta per la votazione, la Sala Rossa ha approvato le modifiche allo statuto di Gtt. Anche più in fretta del previsto e senza ostruzionismo. Favorevole la maggioranza.

Contrari e astenuti si contano solo tra i banchi dell’opposizione. Lega e Movimento 5 Stelle sembrano comprendere la fretta e la ricerca di ridurre al massimo i tempi in funzione del rientro nel patto di stabilità, ritirano migliaia di emendamenu e sognano una nuova gara, mentre nel Pdl le distanze si rimarcano. D’Amico e Tronzano astenuti, come Scanderebech per Fli, mentre votano contro gli altri azzurri, insieme a grillini e Carroccio.

Il dibattito tra i consiglieri, anche nelle sue fasi più accese, è facile da riassumere. «Le norme sono state modificate nell’interesse di chi?» ci si domanda. «Nell’interesse di chi compra?» sottolinea malignamente qualcuno. «Così sia, pur se non piace» sembra dire il voto espresso della maggioranza della Sala Rossa, con tutte le perplessità al proprio interno che Sel non ha mancato di mettere in evidenza. La delibera emendata si libera a registrare che le modifiche si ritengono opportune «per meglio permettere a Fct Holdind di adempiere agli obblighi assunti nei confronti della Città di Torino – dismettere il 49% di Gtt, così come previsto dalla delibera approvata dal Consiglio comunale il 18 giugno 2012, ndr -, garantendone gli equilibri finanziari, nonché a contribuire al rientro nel Patto di Stabilità». All’interno del consiglio di amministrazione del Gtt, per prendere le decisioni non basterà più una maggioranza semplice – 3 voti su 5 -, ma sarà necessaria una maggioranza qualificata – 4 voti su 5 -, aumenterà il plafond di spesa dell’amministratore delegato da 1,5 a 5 milioni di euro – e verranno modificati i poteri dello stesso e del presidente.

Secondo il sindaco non c’era e non c’è nessuna emergenza da rincorrere («Non c’è alcun ritardo o affanno»), ma la Lega ha già chiesto con chiarezza che senza il rientro nel patto di stabilità l’unico modo per chiudere il mandato sono le dimissioni. (…)

E. Romanetto

27.11.12_ToCronaca_Gtt