L’ANNUNCIO Nel 2012 diminuirà tra i 5 e i 10 milioni su 3,3 miliardi
II debito del Comune in discesa «E la prima volta in trent’anni»
La buona notizia, quasi ad addolcire l’asprezza del dibattito sulla vendita del 40 per cento delle ex municipalizzate, è stata annunciata con nonchalance dall’assessore al Bilancio Gianguido Passoni: «Per la prima volta, il Comune chiuderà il conto consuntivo con un saldo negativo del debito». La previsione sul 2012 è di una riduzione che oscilla tra i 5 e i 10 milioni di euro. Ma se a fronte di un “rosso” complessivo di oltre 3,3 miliardi di euro è ancora prematuro parlare di erosione del debito, è altrettanto vero che questa è la prima volta da trent’anni a questa parte che il Comune riesce a tenere a bada la propria esposizione verso i creditori, invertendo la tendenza che ha portato Torino a essere la città più dissestata d’Italia. Un saldo negativo che ancora non tiene conto degli introiti che saranno garantiti dalla vendita del 40 per cento di Trm, Amiat e Gtt. Operazione che ha incassato il sostegno del capogruppo del Pdl, Andrea Tronzano, ma che continua a confrontarsi con il malpancismo interno alla maggioranza, a partire dal Pd stesso per arrivare a Sel. «Se saremo sicuri che l’operazione non maschera un ulteriore aumento dell’indebitamento – ha commentato Tronzano – il Pdl si assumerà le sue responsabilità. L’obiettivo è di dare una svolta al debito strutturale di Torino e iniziare la lenta risalita. Piuttosto ci dica il Pd che cosa intende fare e ci dica Fassino se Sel fa ancora parte della maggioranza». Per il momento, i vendoliani sospendono il giudizio, aspettando il vertice di maggioranza, derubricata a riunione dei capigruppo e dei segretari di partito. Il Pd, invece, ha sintetizzato i propri dubbi in una lettera a firma del capogruppo Stefano Lorusso. In particolare, sulla possibilità di mantenere un controllo sulle aziende in seguito alla cessione delle quote. [p. var.]
