Dopo l’annuncio arrivato a sorpresa nella giunta di martedì, il sindaco Fassino ieri ha incontrato anche i capigruppo dei partiti di maggioranza per spiegare loro perché, nel giro di una settimana, ha cambiato idea abbandonando l’ipotesi di vendere l’80% di Gtt anziché il 49% come stabilito a luglio dalla Sala Rossa. Per spiegare la piroetta degna del miglior Nureyev, circola un’unica spiegazione e quindi sarà quella vera: perché imbarcarsi in un’operazione osteggiata apertamente da Sel, dalla lobby sindacale che ha già bloccato l’azienda per 4 ore, e da parte del Pd? E per cosa, poi, visto che l’esigenza di tutelarci da un nuovo sforamento del patto di stabilità, la motivazione principale per chiedere di vendere l’80% di Gtt, è caduta? Meglio annullare tutto. Casomai ci sarà tempo più avanti per ripiroettare. Nel frattempo, è partita la gara ad addossarsi il merito della decisione del sindaco. (…)
L’ira è grande nel centrodestra: «Una decisione importante come quella della vendita della maggioranza dell’asset patrimoniale di Gtt si riduce ad una discussione interna alla maggioranza consiliare alle prese con i malumori interni», commentano i consiglieri del Pdl Greco Lucchina e Tronzano. (…)[B.Min.]
