Il Comune alla guerra con Uber «Useremo i civich per multarli» – CronacaQui

Il Comune alla guerra con Uber «Useremo i civich per multarli» – CronacaQui

I taxisti segnaleranno le auto private per trasporto pubblico: sanzioni fino a 7mila euro

Va bene che Torino vuole essere una città Smart e che le innovazioni dalle nostre parti sono sempre ben accette. Ma la legge è legge. E vale anche per Uber, la multinazionale americana che è sbarcata anche sotto la Mole con il suo servizio di trasporto privato. Lo stesso che ha mandato su tutte le furie i taxisti di mezza Italia. Proprio dopo un incontro con le associazioni di categoria che rappresentano le due principali compagnie che operano in città, il Comune di Torino ha deciso di scendere sul sentiero di guerra. Deciso a contrastare sul nascere, in base alle norme vigenti, il fenomeno delle auto pubbliche fai-da-te. Come? Molto semplice: ordinando ai vigili urbani di far rispettare il codice della strada, che all’articolo 86 disciplina appunto il “Servizio di piazza con autovetture con conducente”. E magari chiedendo proprio ai taxisti di fare da “sentinelle”, per segnalare ai nostri civich le auto di Uber. (…)

Tanto più che un quadro normativo di riferimento già esiste, fornito appunto dal codice della strada. E l’articolo 86 non è certo tenero, per quanto riguarda gli aspetti sanzionatori: verbale compreso tra 1.761 a 7.045 euro, sequestro o confisca del veicolo, sospensione da 4 a 12 mesi della patente. (…)

«Una scelta giusta che tutela i taxisti – ha aggiunto il capogruppo di Forza Italia Andrea Tronzano – oltre a tutelare i passeggeri in caso di incidenti durante il trasporto». [en.rom.]
21.11.14_ToCronaca_Uber