Ieri sera si è tenuto il primo dei due concerti della band inglese all’Olimpico. In mattinata approvata la delibera per la modifica del regolamento sull’inquinamento acustico che dà il via libera anche all’appuntamento con Jovanotti
C’è voluto un Consiglio straordinario e l’opposizione fermamente impegnata a mantenere il numero legale in aula, ma alla fine il regolamento comunale per la tutela dall’inquinamento acustico è stato modificato. Una corsa contro il tempo, per evitare lo stop ai Muse, la band inglese che proprio ieri sera è arrivata all’Olimpico per la prima delle due date (stasera il bis) con cui si è aperto il mini tour italiano. La delibera che è stata approvata nel corso della seduta di ieri prevede la possibilità di arrivare all’emissione sonora di 80 decibel per 30 minuti e per un massimo di 5 giorni all’anno per ogni sito. Una modifica che si è resa necessaria per superare il «problema Vasco». Con i concerti del rocker emiliano all’Olimpico la soglia era stata infatti raggiunta già quattro volte. La delibera approvata in Sala Rossa, in deroga al Regolamento, permette quindi la programmazione di altri tre eventi, da giugno a settembre, che si svolgeranno ancora allo Stadio Olimpico. Per le serate previste per ieri e oggi, la richiesta di autorizzazione del superamento dei limiti delle sorgenti sonore, è stata inoltrata all’amministrazione il 17 giugno scorso, da qui la straordinarietà della seduta del Consiglio comunale di ieri mattina. (…)
Seppure in extremis, dunque, il problema è stato risolto. Ma non finisce qui. «Abbiamo sottolineato gli errori della giunta – ha detto il capogruppo del Pdl, Andrea Tronzano -. Noi ci battiamo per il mantenimento dei grandi eventi, contro cui non ci siamo mai schierati, anzi. Abbiamo sempre sottolineato l’importanza che rivestono i concerti, ma è necessario rivedere il regolamento del 2006, ormai obsoleto. Il nostro impegno è quello di lavorare, nei prossimi 5 mesi, alla revisione del regolamento e di arrivare all’inizio 2014 con un risultato che garantisca lo svolgimento di grandi eventi ma anche il riposo dei cittadini». E dai banchi del centrodestra non sono mancate le critiche alla maggioranza (…)
[A.Feltrinelli]