In aperta violazione al principio di proporzionalità della pressione fiscale alle possibilità economiche del contribuente e alla necessaria calcolabilità, dall’inizio, della quantificazione di una tassa, l’Imu si presenta come una continua e negativa sorpresa, «finalizzata solo allo strozzinaggio più becero». È più o meno questo il concetto espresso dal centrodestra che ha chiesto al sindaco Piero Fassino di fare un passo indietro contro l’imposta sugli immobili, un gesto ecclatante, un ricorso alla Corte Costituzionale, una fuga in avanti o forse solo un gesto significativo là dove regna la rassegnazione perfino dell’Anci che dopo aver segnalato il problema dell’iniqua ripartizione della risorse ha dovuto ingoiare il boccone amaro. (…)
Il capogruppo del Pdl, Andrea Tronzano, primo firmatario della mozione presentata dai due gruppi in Comune, aggiunge: «Contro l’Imu sulla prima casa, sui contratti concordati a favore dei cittadini meno abbienti, sugli immobili invenduti di un settore in crisi come quello edile, sulle case popolari dobbiamo fare assolutamente qualcosa. Il ricorso alla Corte è la prima di una serie di iniziative. L’Imu è una beffa sia per i cittadini sia per le casse comunali che non ne avranno beneficio». [Aco]
