Il Pdl contro i dirigenti retrocessi “Continuano a usare l’ufficio” – La Stampa

Il Pdl contro i dirigenti retrocessi “Continuano a usare l’ufficio” – La Stampa

Tronzano attacca anche sui vigili: «Chi consegna i cerificati elettorali».

Ma non avevano lasciato l’ufficio? Pare di no. Non avevano sbaraccato in attesa di tempi migliori? Pare che non se ne siano mai andati, almeno, non tutti, tanto che alla fine pure Andrea Tronzano, il mite ex capogruppo del Pdl in Comune, “retrocesso” da qualche mese al rango di soldato semplice, ha perso la pazienza e ha deciso di chiedere spiegazioni. «Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che ha annullato il concorso per dirigenti, ce ne sono alcuni che, nonostante non abbiano più ruoli dentro l’amministrazione, continuano a usare il loro (ex) ufficio, i telefoni e tenere riunioni come fossero ancora in carica. A che titolo?», si chiede il consigliere. «Non si può accettare che nella confusione prevalgano i più furbi o spregiudicati e si creino situazioni opache».

Nomi non ne fa, ma gli indizi portano al settore Cultura, il più falcidiato dalla scure della giustizia amministrativa. Ora, è vero che con il rientro nel patto di stabilità è probabile che almeno una parte dei nove funzionari (gli altri dodici sono stati retrocessi di mansione ma sono ancora in organico) rientri in Comune – magari con contratti a termine – però di ufficiale non c’è ancora nulla. «Come è possibile che, in barba a ogni sentenza, certi (ex) direttori usino ancora uffici del Comune senza avere ottenuto un nuovo contratto? Tra l’altro esiste la responsabilità del datore di lavoro: se uno si fa male chi paga?». L’elenco delle rimostranze di Tronzano non è finito. Investe anche il direttore generale Vaciago, il cui incarico è scaduto a fine dicembre. Sembrava dovesse essere prorogato di qualche mese così da permettere al sindaco di scegliere il suo successore. «Non sappiamo nulla: è andato in pensione? Il suo contratto è stato rinnovato? E per quanto?». A proposito di Vaciago, l’altro giorno in commissione, tutti i gruppi hanno chiesto di non prorogare il suo incarico.

C’è poi un piccolo giallo andato in scena negli ultimi giorni. Chi si dovrà occupare di consegnare le tessere elettorali? I vigili, si direbbe, stando alla determina firmata 1’8 gennaio da Agagliati, in cui si autorizzano (fino a 60 ore al mese ciascuno e 4 milioni di euro in tutto) i dipendenti di vari a fare straordinario per garantire i servizi necessari alle operazioni di voto. Tra loro, i civich. Peccato che l’altro giorno il Comune abbia deciso di affidare a un privato la ditta Defendini – il servizio di consegna. L’operazione dovrebbe far risparmiare 200 mila euro, e fin qui tutto bene (eccetto per le buste paga dei vigili). «Però insiste Tronzanocome è possibile che un servizio così delicato sia oggetto di una determina ribaltata dopo pochi giorni da un altro provvedimento di segno opposto senza che la prima determina sia stata nemmeno modificata?». [A. Rossi]

20.01.13_Stampa_Dirigenti