La Giunta comunale propone la vendita di nuove quote azionarie di Amiat – CittAgorà

La Giunta comunale propone la vendita di nuove quote azionarie di Amiat – CittAgorà

Le Commissioni aziende partecipate e ambiente hanno discusso la delibera della Giunta, proposta dal Sindaco, Fassino e dall’assessore alle aziende partecipate che prevede la cessione del 31% delle quote di proprietà di Amiat per un valore di quasi 20 milioni di euro.
Amiat, azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti e dell’igiene ambientale in città, appartiene al Comune, attraverso la sua finanziaria Fct, per il 51%, il restante 49%, dal 2012 è stato venduto a Iren.
Con l’eventuale vendita, su cui dovrà esprimersi urgentemente il Consiglio comunale, il Comune rimarrebbe proprietario del 20% dell’azienda.
Se Iren, che come socio del Comune in Amiat gode di un diritto di prelazione, dovesse aggiudicarsi l’acquisto, la sua quota azionaria passerebbe all’80%. In tale eventualità, Iren usufruirebbe anche di un premio di maggioranza del 10% nel governo dell’azienda.
Tedesco nell’illustrare la delibera con gli indirizzi di gara ai Consiglieri e ad una folta delegazione sindacale di Amiat, ha messo in evidenza come il bando preveda l’incedibilità del pacchetto azionario per 5 anni, allo scopo di evitare approcci speculativi alla gara.
Chi comprerà le quote dovrà inoltre farsi carico in misura proporzionale degli oneri della fidejussione bancaria che garantisce l’attuale pacchetto di azioni in mano a Fct ossia al Comune.
L’assessore ha motivato la decisione della Giunta con la necessità di sollevare il Comune dagli ingenti investimenti in programma per Amiat, necessari, tra l’altro, ha specificato, alla costruzione di un’azienda su scala metropolitana (si potrebbe dire con un termine ormai invecchiato, su scala provinciale), oltre che di benefici al bilancio cittadino.
Nonostante le rassicurazioni dell’assessore sulle cosiddette clausole sociali del bando, che tuteleranno i lavoratori di Amiat, Francesco Tutone, della Cisl, anche a nome degli altri sindacati, ha espresso la contrarietà alla vendita da parte dei lavoratori rappresentati, spiegando come dall’entrata di Iren nella compagine societaria, il personale sia passato da 2200 unità a 1700 unità. Secondo Tutone Iren ( prospettata in tutti gli interventi come probabile acquirente) sulla scorta di quanto avrebbe fatto in Emilia Romagna, potrebbe non sostituire il personale in uscita esternalizzando progressivamente settori e servizi sempre più ampi.
Pareri negativi sono stati espressi anche da Andrea Tronzano (Forza Italia) che teme la creazione di una situazione monopolistica svantaggiosa per i cittadini (…)

Silvio Lavalle