La Sala Rossa per la trasparenza amministrativa – CittAgorà

La Sala Rossa per la trasparenza amministrativa – CittAgorà

Confronto in Sala Rossa sugli affidamenti dalla Città, dal 2006 a oggi, per importi al di sotto dei 20 mila euro, contenuti nel cd analizzato dalla Commissione controllo di gestione.
In particolare, sotto la lente di alcuni consiglieri sono finite sei incarichi conferiti dalla dirigente Anna Martina a una società della quale risulta essere socio il figlio. Sotto esame anche atti relativi al presidente del Consiglio comunale, Giovanni Maria Ferraris, che ottenne incarichi professionali dal Comune dieci anni fa, quando era consigliere di circoscrizione. Ed infine, gli interrogativi sollevati sull’affidamento alla concessionaria di pubblicità della RAI, da parte dell’assessorato alla Cultura, per spot pubblicitari relativi ad iniziative della Città.
Si tratta di incarichi per i quali le norme consentono l’affidamento diretto da parte del dirigente, trattandosi di importi al di sotto dei 20 mila euro.
Tre situazioni che, secondo il sindaco Fassino intervenuto in apertura di dibattito, non hanno alcun nesso con le vicende che hanno recentemente investito il sistema politico e istituzionale.
Nesso che però si è creato nell’informazione trasmettendo, per Fassino, “un’idea che non corrisponde al funzionamento della nostra Amministrazione, alla sua correttezza e alla sua trasparenza”.
panorama Torino In merito alla vicenda di Anna Martina, Fassino ha evidenziato come, secondo il codice etico, il dipendente pubblico debba astenersi dal partecipare all’adozione di decisioni che possano coinvolgere interessi propri o di parenti.
Ferraris invece, ha ricordato il sindaco, avrebbe dovuto rinunciare all’incarico o dimettersi da consigliere, cosa non avvenuta poiché non era al corrente dell’incompatibilità.
Sugli incarichi alla Rai, tramite Sipra, il primo cittadino ha evidenziato come la pubblicità sugli eventi sia stata affidata non solo alla Rai ma anche ad altri circuiti radiofonici.
Ha poi assicurato che l’azione di verifica continuerà, ricordando come in una macchina comunale complessa possano esserci errori, comportamenti inopportuni o sottovalutazioni. Il controllo, ha aggiunto, è giusto ma non sulla base di una cultura del sospetto. Nelle conclusioni, il primo cittadino ha infine ribadito che occorre garantire imparzialità, trasparenza, rispetto delle leggi e regole etiche, con la certezza che la città è governata grazie alla professionalità di migliaia di dipendenti che vanno tutelati nella loro dignità.
Dopo il sindaco hanno preso la parola i consiglieri.

Tronzano (PDL): Ci sono lacune evidenti. Non serve il “gioco al massacro” ma cambiare il sistema. Lavoreremo per capire se esista una filiera di potere che premia alcuni ed esclude altri. (…)

Nelle foto: Una veduta di Torino dalla Mole

Federico D’Agostino