La virtù della politica: la libertà è responsabilità – CronacaQui

La virtù della politica: la libertà è responsabilità – CronacaQui

di Andrea Tronzano e Silvio Magliano

Gentile Direttore, siamo ben consci di come la drammatica situazione attuale sia figlia di un passato che ci ha fatto credere che potesse esistere la libertà senza la responsabilità, i diritti senza i doveri, il “particulare” e non il Bene Comune. Abbiamo assistito allo sgretolamento della nostra coscienza di popolo e di persone attraverso una subdola guerra ideologica contro la tradizione. I nefasti effetti si sono realizzati nella nascita della società opulenta. Una società paga di sé stessa, tesa alla soddisfazione dei singoli bisogni, matrigna del relativismo etico e del nichilismo. I più recenti effetti sono stati la ricerca del profitto senza lavoro, un’evasione fiscale intollerabile, l’incremento delle diseguaglianze. Tutto ciò consegna il nostro Paese nelle condizioni in cui versa oggi. Dobbiamo ribaltare questa realtà. La Politica deve far rivivere le comunità di senso e di ideali, basi della democrazia intesa come struttura fautrice della coesione sociale e del rispetto reciproco. Ben conosciamo le criticità che attraversa il sistema partitico italiano, ma la democrazia ha bisogno dei partiti ed essi devono vivere ricostruendo il rapporto imprescindibile con i cittadini. Con umiltà e forza il Popolo della Libertà deve continuare ad essere un partito popolare mantenendo uniti il liberalismo e l’etica, rianimando la responsabilità, la solidarietà, la laicità rispettosa dai valori tradizionali della nostra società, la famiglia e la libertà di educazione, il riformismo. Obiettivo: sovvertire il trionfo del relativismo e del nichilismo, ribaltare il “pensiero debole”, contrastare l’assenza di principi ispiratori. Per raggiungerlo dobbiamo trarre ispirazione dai valori della tradizione giudicando, al contempo, con realismo, le situazioni per essere in sintonia con il popolo e riceverne legittimazione. Dobbiamo riconoscere nella famiglia il primo soggetto costruttore di Bene Comune. Individuare nella sussidiarietà la vera liberalizzazione da realizzare. Impegnarci affinché sia riconosciuto il valore unico ed irripetibile della persona e della sua libertà. Essere i leali ed attenti interpreti di coloro che vogliono che la politica sia rappresentanza e immedesimazione valorizzando i corpi intermedi, non le corporazioni o le elitès autoreferenziali. Difendere la fragilità delle persone che vivono in condizioni disagiate ed essere affianco a coloro che vivono situazioni di dramma e ingiustizia. La vocazione popolare della politica, il dare forza alle aspirazioni ideali di un popolo abbinandole alla concretezza è l’antidoto al sentimento dell’antipolitica e ci consente di non diventare cinici così da poter fare alleanze con il potere senza rimanerne ingabbiati. Il Popolo della Libertà contrasta la “società liquida”: società senza legami e fatta di solitudine. I suoi uomini più veri ne possono essere gli interpreti. La libertà abbinata alla responsabilità è la nostra missione, la nostra libertà è la nostra responsabilità.

14.02.12_ToCronaca_intervista