L’Hortus del Parco Dora dimenticato dal ministero – La Stampa

L’Hortus del Parco Dora dimenticato dal ministero – La Stampa

È stato appena inaugurato ma è già a rischio degrado, per l’assenza di manutenzione e i raid di vandali e ladri. Il cosiddetto «Hortus conclusus» di via Nole (lotto Ingest del Parco Dora), un giardino racchiuso tra le mura del vecchio stabilimento delle Ferriere Fiat, passerà nelle mani del Comune a maggio. È una delle opere realizzate dal Ministero per Italia 150, ma non è ancora usufruibile dai cittadini. «Abbiamo visto l’orto aperto solo a maggio 2011, per l’inaugurazione con le autorità, poi l’ingresso è sempre stato sbarrato», racconta un residente.
Rispondendo ieri a un’interpellanza del consigliere Tronzano, l’assessore Lavolta ha spiegato che la chiusura con cancelli e inferriate è dovuta a ragioni di sicurezza: «Per poter usare il giardino occorrerebbe un gestore». Un bel grattacapo per Palazzo Civico, tanto più in tempi di vacche magre. «Una soluzione, che stiamo studiando insieme alla Circoscrizione 5, potrebbe essere quella di affidare l’apertura alle scuole del quartiere – aggiunge l’assessore che potrebbero farne un centro di educativa ambientale». Oltre ai problemi di gestione, si aggiungono quelli di mancata manutenzione. «Si tratta di un orto “inconcluso” – ironizza Lavolta -: la ditta incaricata dal Ministero non si sta occupando della potatura e della cura delle piante, come dovrebbe fare da contratto – sostiene Lavolta -. Abbiamo sollecitato il direttore dei lavori, che però non ci ha ancora risposto». Di recente, inoltre, per un tentativo di furto non riuscito, sono state rotte o danneggiate le lastre di rame messe a protezione delle travi originarie. Nella risposta all’interpellanza, Lavolta affronta anche il fenomeno dei ragazzini che salgono sul tetto del capannone dello strippaggio, a proprio rischio e pericolo. «Sono in effetti possibili interventi per inibire ulteriormente l’arrampicata – spiega – ma attualmente chi vuole salire lo fa con dolo: il cancello è chiuso, con protezioni laterali e segnaletica di divieto». (F. ASSANDRI)

07.02.12_Stampa_Parco dora